Il primo bagnetto, di norma, viene fatto dopo la caduta del moncone ombelicale verificando che non ci siano ancora secrezioni di sangue o siero. Tuttavia, qualora ci fosse reale necessità, si può fare una serie di spugnature veloci, non in completa immersione, anche prima della caduta dello stesso.
Si può scegliere di lavare il bambino nel lavabo oppure nelle apposite vaschette per neonati anche in dotazione col fasciatoio.
I neonati possono non amare la pratica del bagnetto ed iniziare a piangere da quando vengono spogliati all’immersione. Si può cercare di fasciarlo o avvolgerlo con un telino leggero per contenerlo prima di iniziare il bagnetto, e toglierlo delicatamente dopo averlo immerso in acqua.
Preparazione pratica
- Temperatura della stanza ottimale intorno ai 20°C;
- Temperatura dell’acqua intorno ai 35-37°C. Bisogna verificare comunque con il gomito prima di immergere il piccolo;
- Occorrente precedentemente preparato: asciugamano o accappatoio, detergenti per il bagnetto, fasciatoio pronto con tutto l’abbigliamento: pannolini, body, tutine, ecc;
- Immergere il bimbo nella vaschetta sorreggendolo. Provare a fargli toccare prima i piedi nella superficie e poi il resto del corpo. Tenere la spalla e il braccio con la mano sinistra e far poggiare la sua testa sul proprio avambraccio;
- Alcuni neonati si rilassano col bagnetto, per altri invece questo non è affatto motivo di gioia e di piacere;
- Procedere al lavaggio completo del corpo: attenzione a tenere troppo la testa bagnata, poiché disperde calore;
- Terminato il bagnetto, asciugare il bambino con cura senza strofinare troppo la pelle e applicare, a piacere, l’olio di mandorle dolci o un prodotto adatto a base di Vitamina E, ideale per restituire elasticità alla pelle del piccolo.
50 sfumature di… pelle
La pelle del neonato è senz’altro più delicata rispetto a quella degli adulti: sin dalla nascita è fondamentale il contatto pelle a pelle tra mamma e bambino che favorisce la colonizzazione da parte di batteri non patogeni, riducendo il rischio di infezioni.
Lo spessore della pelle nei primi mesi è del 30% in meno rispetto a quella degli adulti. Il film idrolipidico che difende la pelle è debole. Le ghiandole sudoripare e sebacee sono poco attive.
Tra i compiti dei neo-genitori c’è quello di mantenere pulita e asciutta la pelle del bambino e di informarsi sempre sulle componenti dei detergenti che andranno ad applicare:
- per il bagnetto dei primi mesi vanno bene detergenti delicati per neonati. E’ ottimo l’Amido di Riso soprattutto se il bagnetto è fatto ogni giorno perché è poco schiumoso e ha un effetto lenitivo ed è ideale per la pelle dei più piccoli. E’ utile anche in caso di dermatiti varie, inoltre “addolcisce” l’acqua troppo calcarea che tende a seccare la pelle;
- per il massaggio al neonato è preferibile l’olio di mandorle dolci spremuto a freddo, o comunque un olio secco che serva a far scivolare i polpastrelli senza sfregare la pelle;
- per il cambio quotidiano del pannolino, lavate le femminucce con acqua e detergente dalla vagina verso l’ano e mai al contrario per evitare che i germi gastrointestinali. Infatti si possono trasferire dalla zona anale a quella vaginale, causando possibili irritazioni, infezioni o cistiti. Se necessario, quando la pelle risulta arrossata, asciugare bene dopo il lavaggio e applicare pasta a base di Ossido di Zinco (crea una vera e propria barriera protettiva) o a base di Pantenolo. Va benissimo anche solo un lavaggio con acqua tiepida in caso di sola pipì. Limitare l’uso delle salviettine umidificate, ove possibile;
- in mancanza di una pomata anti-arrossamento, per le mamme che allattano al seno, si consiglia di applicare qualche goccia di latte materno sul sederino arrossato, dopo essere stato lavato. Infatti funge da barriera contro batteri, virus e funghi ed ha proprietà antinfiammatorie ed emollienti. E’ il rimedio più naturale che ci sia e a costo zero;
- talvolta si potranno notare, dopo la nascita, delle piccole cisti sebacee su naso, guance, fronte e mento. Sono minuscole e biancastre, dovute agli ormoni materni che restano in circolo dopo la nascita e NON dall’allattamento al seno. Il tempo le farà scomparire da se, nel corso del primo mese o poco dopo. Vale anche per l’acne neonatale;
- la crosta lattea, se presente, non causa fastidi al neonato: è un’ iper-produzione di sebo causata dall’incremento del lavoro delle ghiandole sebacee. Se molto persistente, si può trattare frizionando la cute con un olio specifico consigliato dal pediatra di fiducia. Va bene anche l’olio di mandorle dolci spremute a freddo. E rimuoverla delicatamente con l’apposito pettinino durante il lavaggio della testina senza mai strofinare la cute. Sfatiamo un mito: questo fenomeno non ha nessun legame con l’alimentazione. L’allattamento al seno o con latte formulato non ne sono la causa scatenante.
di Sara Russo