Le distrazioni durante la gravidanza sono un fenomeno comune e fisiologico che coinvolge la maggior parte delle donne in gravidanza. Nonostante ciò, la causa precisa di questo fenomeno è stata a lungo oggetto di dibattito tra medici e specialisti del settore.
Recenti studi condotti presso la Deakin University in Australia hanno portato alla luce una differenza significativa nel funzionamento del cervello delle donne in gravidanza rispetto a quelle che non lo sono. In particolare, questi studi hanno dimostrato che durante la gravidanza si verifica una riduzione della materia grigia del cervello, che può essere correlata alla difficoltà nella concentrazione e nella memoria.
Questa scoperta ha portato a una revisione delle precedenti teorie secondo cui la distrazione durante la gravidanza era attribuibile esclusivamente alla stanchezza. In realtà, sembra che la riduzione della materia grigia del cervello sia la causa principale di questo fenomeno.
È importante sottolineare che, nonostante queste difficoltà nella concentrazione e nella memoria, le donne in gravidanza sono in grado di svolgere le attività quotidiane e le funzioni lavorative con normalità. È importante quindi non preoccuparsi e accettare queste difficoltà come parte del processo di gravidanza.
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Che cos’è Baby Brain
Il termine “baby brain” si riferisce alle difficoltà cognitive che molte donne in gravidanza sperimentano, come la perdita di memoria, la confusione e la difficoltà di concentrazione. Secondo lo studio australiano condotto presso la Deakin University, queste difficoltà cognitive sono attribuibili ai notevoli sbalzi ormonali ai quali sono sottoposte le donne in gravidanza.
L’impatto degli ormoni sul cervello può influire negativamente su alcune abilità cognitive, limitando l’utilizzo di alcune parti della materia grigia del cervello e attivando le regioni cerebrali deputate all’instaurazione del legame madre-figlio,in particolare nelle aree coinvolte nei processi delle relazioni sociali e dello sviluppo dell’empatia. Tuttavia, uno studio successivo pubblicato sulla rivista Current Psychology ha dimostrato che eventuali variazioni della funzione cognitiva legate alla maternità tendono a scomparire con il tempo. In alcuni casi, le performance delle donne in relazione alla capacità di reagire a uno stimolo esterno, di orientarsi rispetto allo stesso e di far fronte a informazioni o stimoli contrastanti, possono addirittura superare quelle delle donne senza figli. In ogni caso, non bisogna preoccuparsi poiché il cervello è un organo molto elastico e può adattarsi alle nuove esigenze.
La maternità è un’esperienza unica che può comportare alcuni cambiamenti temporanei ma, nel lungo termine, le donne tornano ad avere la loro capacità cognitiva normale.
Diversi studi hanno dimostrato che le donne che affrontano il baby brain in maniera particolarmente difficile sono quelle che non hanno un adeguato supporto da parte del partner e della famiglia. In questi casi, infatti, le critiche continue, il giudizio costante e la mancanza di supporto in un momento così delicato per la donna possono non solo acutizzare il fenomeno del baby brain, ma anche predisporre alla depressione post-partum, un disturbo psicologico che richiede intervento professionale.
È importante che le donne in gravidanza e in post-partum ricevano il giusto supporto dal proprio partner e dai propri cari, in modo da alleviare il carico emotivo che spesso accompagna questo periodo delicato. Inoltre, è importante che le donne che si trovano in questa situazione chiedano aiuto e supporto ad amici, familiari e professionisti, in modo da prevenire il rischio di sviluppare problematiche psicologiche più serie.
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Strategie efficaci per affrontare il Baby Brain
Dunque, durante il periodo di baby brain è importante adottare una serie di comportamenti pratici che possono aiutare a mitigare gli effetti negativi. Prima di tutto, è fondamentale non farsi sopraffare dall’ansia e dallo sconforto. Inoltre, si possono adottare alcune strategie come segnare gli appuntamenti sull’agenda, fare una lista delle cose da fare ed eseguire gli impegni uno alla volta.
Rilassarsi è un’altra strategia importante che può essere adottata, anche una semplice doccia può aiutare a diminuire lo stress. È altrettanto importante concedersi del tempo per sé stesse, ad esempio facendo una passeggiata da sole per ricaricare le energie e ritornare a casa più prestanti. Il riposo è fondamentale, quindi recuperare le ore di sonno perse è di primaria importanza poiché la mancanza di riposo può influire negativamente sulla memoria e sull’attenzione.
In generale, è importante mantenere una visione positiva e non farsi prendere dal panico poiché il baby brain è una condizione temporanea che tornerà alla normalità dopo il parto.
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