Continuiamo ad offrire consigli pratici sui bisogni del neonato, nei primi giorni dopo il parto.
Come mettere il pannolino classico, per esempio: ricordare di allargare bene le “alette”, le estremità del pannolino adiacenti l’inguine e il sederino, per una migliore trattenuta di liquidi e feci.
Dritte sui pannolini lavabili
Il mondo della Puericultura offre ai genitori una vasta gamma di scelta e di alternative per tutte le singole esigenze. Se la famiglia desidera adottare una scelta ecologica, naturale e più economica, ecco che ci vengono in aiuto i pannolini lavabili. Vediamo insieme alcune caratteristiche:
- Il genitore può notevolmente risparmiare, anche se il costo iniziale è chiaramente superiore. Nel lungo termine, fino allo “spannolinamento”, si avrà un risparmio complessivo anche di mille euro;
- possono essere alternati ai pannolini classici, se si vuole provare entrambi. Una soluzione può essere quella di optare per quelli usa e getta quando si è fuori casa;
- sono nettamente in linea con il rispetto per l’ambiente e quindi si configurano come la scelta più ecologica in assoluto;
- sono adatti ai bambini particolarmente sensibili alle irritazioni cutanee da pannolini usa e getta poiché privi di sostanze chimiche;
- sono molto colorati e fantasiosi.
C’è sempre da considerare che cosa cercano i genitori, quali sono le loro priorità e volontà. Sono tipologie di pannolini valide entrambe, con i loro pro e contro. Anche i pannolini lavabili possono risultare difficili da indossare e forse più ingombranti di quelli usa e getta, quindi poco adatti ad abbigliamento aderente.
Si suggerisce di provare a prendere un kit test di lavabili e classici, così da valutare dopo qualche giorno la scelta più adatta al proprio bambino.
Infine, il maschietto presenta una fimosi fisiologica alla nascita ed il prepuzio non si apre nella quasi totalità dei neonati. E’ una condizione normale e non bisogna fare nulla per forzare l’apertura.
Si suggerisce di svolgere una normale pulizia del pene tutti i giorni senza mai forzare la retrazione, per evitare aderenze o cicatrici. Con la crescita del bambino dopo i primi 2-3 anni il glande si scoprirà gradualmente e per dubbi e valutazioni rivolgetesi sempre al pediatra.
I bisogni del neonato: in connessione col bambino
Mangiare, essere cambiato molte volte al dì, essere ascoltato, allattato, essere cullato e coccolato, non essere troppo coperto ne ricevere stimoli eccessivi durante il giorno. Ma anche massaggi, bagnetti, passeggiate.
Cercare di mettersi in connessione con il bambino sin dalla gravidanza e di tenere aperto quel canale di comunicazione. E’ fatto anche di tentativi ed errori prima di risposte efficaci ai bisogni.
Il pianto genera sempre “paura” nei genitori, ad esempio. Ci vuole tempo per capire i segnali che ci invia il bambino.
Non si devono trascurare anche i bisogni della coppia. Non escludersi l’uno con l’altro nell’accudire il bambino: ci saranno differenze di approccio sull’educazione che verrà impartita e sulle modalità di accudimento al bambino. Entrambi i genitori provengono da un vissuto diverso e questo determina delle modalità differenti di gestione del neonato. Bisogna accettare le differenze per cooperare insieme al meglio.
Non aspettarsi che il neonato si adatti in breve tempo ai propri ritmi precedenti, creando false aspettative. Non è una macchina che si può programmare.
Il ritmo sonno-veglia e l’adattamento all’ambiente circostante sono processi che richiedono tempo, maturazione neurologica e accudimento per instaurarsi e avvenire correttamente.
Allo stesso modo, non si può pensare di essere genitori perfetti e infallibili e annullarsi del tutto in funzione del bambino. Come sempre ci vuole il giusto equilibrio, purché sia funzionale al benessere psico-fisico di tutta la famiglia.
di Sara Russo