I primi tre mesi della gravidanza rappresentano un periodo di transizione cruciale per la donna, poiché il suo corpo e la sua mente iniziano ad adattarsi ai cambiamenti in arrivo, i quali possono essere particolarmente impegnativi da gestire. Durante questa fase, è essenziale che la donna sia consapevole di ciò che sta accadendo dentro di sé, poiché tale conoscenza può aiutare a vivere questo momento di transizione con maggior serenità.
Dal punto di vista psicologico, la gravidanza rappresenta un evento di grande rilevanza nella vita della donna, poiché si tratta di un cambiamento radicale nella propria identità e nel proprio ruolo sociale. Questo processo di trasformazione comporta una serie di adattamenti psicologici, che possono essere difficili da gestire senza la giusta consapevolezza.
In questo senso, i primi tre mesi di gravidanza sono un periodo particolarmente delicato, poiché rappresentano la fase iniziale di questo processo di adattamento. In questi mesi, la donna si trova di fronte a una serie di cambiamenti fisiologici e psicologici che possono generare ansia, paura e incertezza.
Per questo motivo, è importante che la donna sviluppi una maggiore consapevolezza di ciò che sta accadendo dentro di sé, in modo da poter affrontare questi cambiamenti con maggior serenità. Questa consapevolezza può essere ottenuta attraverso una serie di strategie psicologiche, come l’informazione accurata sulle fasi della gravidanza e sulle possibili reazioni emotive ad esse associate, il supporto sociale di amici e familiari, la partecipazione a gruppi di sostegno, e la consulenza di uno psicologo specializzato in gravidanza e maternità.
Vediamo ora cosa avviene nel corso del primo trimestre di gravidanza.
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Emozioni contrastanti
Nella nostra società, la maggior parte delle gravidanze è programmata e desiderata, il che rappresenta un vantaggio per la donna poiché riduce lo stress adattativo che è sempre presente anche se in modo diverso da caso a caso.
L’annuncio di una gravidanza suscita in ogni donna una gamma di emozioni che vanno dalla gioia all’insicurezza, dalla paura all’eccitazione. Tuttavia, bisogna considerare che in passato non esistevano metodi sicuri di contraccezione, l’interruzione della gravidanza era illegale e le donne non avevano la possibilità di pianificare le loro nascite. Questo era fonte di grande ansia e incertezza per le donne, le quali spesso erano costrette a subire discriminazioni sul lavoro a causa della loro gravidanza.
In Italia, quasi il 50% delle donne con figli minori non ha un lavoro e molte lavoratrici sono sottoposte a discriminazioni di genere, incluso il licenziamento preventivo al momento dell’assunzione a causa della gravidanza. Questo rappresenta una pratica illegale e odiosa. È importante sottolineare che, al di là degli stereotipi legati alla maternità, il primo trimestre di gravidanza può essere un periodo stressante per molte donne, che devono affrontare non solo i cambiamenti fisici e emotivi, ma anche la gestione della loro vita professionale e sociale.
Il fatto che la maggior parte delle gravidanze sia programmata rappresenta un vantaggio per le donne, ma ci sono ancora molte discriminazioni e sfide che le donne devono affrontare durante la gravidanza. È importante riconoscere e affrontare questi problemi per garantire un sostegno adeguato alle donne durante questo periodo così importante della loro vita.
Primo trimestre: sintomi
Il primo trimestre di gravidanza è spesso caratterizzato da un forte senso di trepidazione e attenzione al proprio corpo da parte delle donne, che sono alla ricerca di ogni minimo sintomo che possa indicare la presenza dell’embrione nel loro utero. Tuttavia, non sempre le cose procedono come previsto: l’aborto precoce è un fenomeno abbastanza comune, che colpisce circa il 20% delle gravidanze, con un rischio maggiore per le donne di età avanzata.
Inoltre, molte donne possono sperimentare sintomi generici come tensione mammaria, crampi addominali, sonnolenza e stanchezza, simili a quelli pre-mestruali. Tuttavia, è importante concedersi il tempo e gli spazi per adattarsi alla gravidanza, rallentando i ritmi e adottando uno stile di vita sano, che escluda l’uso di alcol e sigarette.
Durante il primo incontro con le mamme l’ostetrica si occuperà di raccogliere informazioni fondamentali per valutare il profilo di rischio della gravidanza e intercettare eventuali patologie che possono mettere a rischio la salute della donna e del feto.
In questo contesto, uno dei problemi più comuni nel primo trimestre di gravidanza è la stitichezza, che può interessare dal 11% al 38% delle donne in gravidanza.
Cambiamento e adattamento
Questo primo periodo può rappresenta un momento cruciale di cambiamento e adattamento per la gestante, sia a livello fisico che psicologico. Dal punto di vista clinico, il fenomeno più significativo che si verifica nell’organismo materno è il cosiddetto “adeguamento”. Questo processo comporta un aumento del volume del sangue materno, una diminuzione della concentrazione di globuli rossi e piastrine e un conseguente assottigliamento del sangue, che determina una lieve anemia. Questo fenomeno fisiologico viene controllato attraverso l’emocromo, un esame del sangue.
In parallelo, i vasi uterini e quelli che si stanno sviluppando nella placenta si preparano a ricevere un flusso molto maggiore di sangue. Per fare questo, diventano meno resistenti e più elastici, causando un abbassamento della pressione sanguigna. Anche la resistenza dei vasi può essere misurata tramite la flussimetria, un esame ecografico. Questi segni di adattamento sono normali e necessari per garantire uno scambio ottimale di sostanze tra il feto e la madre attraverso la placenta.
Tuttavia, in alcuni casi, possono verificarsi complicanze che richiedono una sorveglianza più stretta della gravidanza. Ad esempio, la preeclampsia (o gestosi) e il ritardo della crescita fetale sono patologie che possono comparire nel terzo trimestre e che sono spesso correlate ad anomalie della placenta. Per prevenire o limitare questi rischi, il medico può consigliare ulteriori indagini e interventi tempestivi. In generale, il primo trimestre rappresenta un periodo cruciale per intercettare eventuali patologie e garantire la salute della madre e del feto durante tutta la gravidanza.
L’importanza del primo trimestre
Alla fine del primo trimestre di gravidanza, la coppia avrà probabilmente preso una decisione in merito alle indagini genetiche, che possono avere un grande impatto sulla scelta di proseguire o meno la gravidanza. Durante questo periodo, la donna potrebbe essersi chiesta molte volte se ha fatto la scelta giusta.
Dal punto di vista fisico, l’utero si sarà ingrandito fino a raggiungere le dimensioni di un pompelmo, e il feto avrà raggiunto una lunghezza di meno di dieci centimetri e un peso di meno di trenta grammi. Durante il primo trimestre, molte cose importanti accadono nel corpo della gestante e nel feto, che influenzeranno il corso della gravidanza e la salute futura della mamma e del bambino.
Il primo trimestre rappresenta l’inizio del “romanzo della nascita”, un libro composto da settimane e giorni che rappresentano i paragrafi e le pagine di questo racconto unico. Per questo motivo, è importante che la coppia affronti questo periodo con consapevolezza e attenzione, per arrivare preparati al gran finale della gravidanza.
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