infertilità

La sterilità e l’infertilità sono condizioni che riguardano circa 48 milioni di persone in tutto il mondo, rappresentando dunque un problema di vaste proporzioni (World Health Organization, 2010).

Le conseguenze di tale esperienza sulla vita dell’individuo e della coppia sono descritte da numerosi lavori di ricerca internazionali, che evidenziano il profondo disagio psicologico e sociale sperimentato dalle persone coinvolte, che varia dalla presenza di sintomi ansioso-depressivi, a vissuti di fallimento, colpa e vergogna, alla percezione di perdere il controllo della propria vita, alti livelli di stress, fino alla strutturazione di veri e propri quadri psicopatologici.

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La Sofferenza dell’Infertilità

La sofferenza legata all’incapacità di concepire un figlio, in modo naturale, è spesso affrontata nel segreto, la condivisione di questo aspetto della vita è difficile per i sentimenti di vergogna e di colpa anche all’interno della coppia stessa.

Appare dunque sufficientemente documentato che l’esperienza dell’infertilità ha un impatto sulla salute psicofisica non solo dell’individuo, ma anche della qualità della relazione di coppia e delle relazioni allargate. Quello che è meno evidente, e degno dunque di una riflessione, è il ruolo degli aspetti psicologici, emotivi e relazionali sull’insorgenza e sul mantenimento della condizione di infertilità e/o sterilità. 

All‘interno dei fattori emozionali associati alla condizione di infertilità un ruolo particolare è riconosciuto allo stress. Numerosi studi hanno evidenziato come lo stress, misurato attraverso questionari self-report, riduca la fertilità in diversi modi, ed il sistema nervoso autonomo, quello endocrino ed immunitario possono essere tutti coinvolti.

I trattamenti per la procreazione medicalmente assistita risultano essere gravosi per i pazienti poiché si basano su una procedura che comporta cambiamenti significativi nello stile di vita ed una alternanza di sentimenti di speranza e disperazione. Tali trattamenti possono indurre più stress dell‘esperienza di infertilità stessa.

Risposte emotive negative, quali un vissuto di estrema ansia e sofferenza, possono esitare in una interruzione precoce del trattamento, diminuendo così le probabilità di gravidanza. Tanto che in diversi studi il 35% circa delle coppie che interrompono il trattamento hanno indicato lo stress come causa della loro decisione (Cousineau& Domar 2007; Brandes et al., 2009).
Lo stress infertilità-correlato è risultato inoltre essere associato in modo significativo allo scarso successo dei trattamenti.

Infertilità e Cura Centrata sul Paziente

Un aspetto collegato al benessere della coppia in trattamento è l‘utilizzo da parte del team medico di un approccio definito “cura centrata sul paziente”, che si riferisce ad un tipo di cura che sia rispettosa del paziente, basata su uno stile comunicativo empatico e supportivo, adeguata alle caratteristiche, ai bisogni ed ai valori del paziente.

Questo approccio è risultato influenzare il benessere percepito durante il trattamento di fecondazione in vitro diminuendo le preoccupazioni, i sintomi depressivi e ansiosi, promuovendo così le capacità di tolleranza del trattamento stesso, e presumibilmente, anche le possibilità di successo del trattamento stesso (Gameiro et al., 2013). 

Un intervento multidisciplinare incentrato anche sugli aspetti emotivo-relazionali, in questo contesto, potrebbe avere l’obiettivo di creare uno spazio di supporto che permetta accoglienza, ascolto, contenimento e sostegno alla coppia che si sottopone alle tecniche di procreazione assistita, fornendo un aiuto prezioso nell‘affrontare la complessità dei trattamenti e l‘eventuale possibile fallimento degli stessi.

L‘intervento si configurerebbe, inoltre, quale possibile spazio per la coppia per parlare delle proprie problematiche, rompendo così il silenzio e l‘atmosfera di segreto che spesso accompagnano la decisione di affrontare un trattamento di procreazione assistita.

La letteratura evidenzia l‘importanza di diversi interventi psicologici nell‘infertilità, siano essi individuali, di coppia o di gruppo, quale parte integrante di un approccio multidisciplinare al trattamento dell‘infertilità (Van de Broeck et al., 2010).

Si evidenzia, inoltre, che le coppie supportate da uno psicologo migliorano il loro vissuto emotivo e la sintomatologia psicofisica in modo significativo rispetto a coloro che non ricevono assistenza, e che aumentano le possibilità che i trattamenti abbiano un esito positivo comportando dunque una gravidanza. 

La Condizione d’Infertilità nel nostro Paese

In Italia, l’intervento integrato, medico e psicologico, nel trattamento dell’infertilità, nello specifico nei percorsi di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), è fortemente raccomandato dalle Linee guida in materia di Procreazione Medicalmente Assistita (2008, 2015), che fanno riferimento alla legge 19 febbraio 2004, n. 40. 

In tali Linee guida si evidenzia come l’attività di consulenza sia un processo di comunicazione, riconosciuto essere di grande beneficio, tanto che si prescrive che ogni centro di PMA debba prevedere la possibilità di fornire consulenza e/o un supporto psicologico per le donne, gli uomini e le coppie che ne sentano necessità, a prescindere dal tipo di trattamento intrapreso.

L’attività di consulenza e di supporto psicologico deve essere resa accessibile in tutte le fasi dell’iter, dall’approccio diagnostico all’infertilità a quello terapeutico, eventualmente, anche dopo che il trattamento è stato completato, a prescindere dall’esito delle tecniche applicate. 

Nell’ambito della Procreazione Medicalmente Assistita, la Psicologia potrebbe essere coinvolta accanto al medico nel processo di presa in carico della persona e della coppia. Dalla fase decisionale fornendo, accanto all’informazione, uno spazio di pensiero in cui dare spazio ai vissuti emotivi, ai conflitti, ai dubbi, alle aspettative, alle fantasie, alle angosce e alle speranze di una coppia in cerca di un figlio, per contribuire alla creazione di una proposta di trattamento condivisa.

Uno spazio per tutti, inserito nel percorso di trattamento stesso, che faciliti la decisione, l’accettazione del carico che il trattamento comporta e gli eventuali esiti. 

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Di Giovanna Bruno

Fonti:

  • In-fertilità. Un approccio multidisciplinare: Atti del I Convegno nazionale Roma, 5-6 maggio 2017 a cura di Michela Di Trani e Anna La Mesa.
  • Psicologia clinica perinatale. Dalla teoria alla pratica. Rosa Maria Quatraro e Pietro Grussu.
  • I miei quattro trimestri – esercizi di positività – spunti di neuroscienze e hypnobirthing. Cecilia Antolini Brenna e Silvia Dalvit Menabé
  • Il parto positivo. Diventare mamma con scienza e con amore. Cecilia Antolini Brenna e Silvia Dalvit Menabé

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