La gravidanza è un periodo pieno di gioie ma anche di domande, soprattutto quando si tratta di pianificare le vacanze. Una delle domande più frequenti riguarda la possibilità di trascorrere del tempo in montagna. Scopriamo insieme se la montagna in gravidanza è consigliata e quali precauzioni prendere.
La montagna durante la gravidanza: sì o no?
Generalmente, trascorrere del tempo in montagna può essere molto benefico per le future mamme, specialmente durante l’estate per sfuggire al caldo. Tuttavia, è sempre importante consultare il proprio ginecologo prima di pianificare una vacanza in alta quota.
La montagna durante la gravidanza è considerata sicura e può offrire numerosi benefici, soprattutto se confrontata con il caldo opprimente della città durante l’estate. L’aria fresca e pulita, la tranquillità e la possibilità di fare passeggiate nel verde possono avere effetti positivi sia sul benessere fisico che emotivo della futura mamma. Tuttavia, ci sono alcune considerazioni e precauzioni da tenere a mente:
- Consultare il medico: prima di pianificare un soggiorno in montagna, è fondamentale consultare il proprio ginecologo, soprattutto se la gravidanza presenta complicazioni o rischi specifici.
- Altitudine moderata: per le donne in gravidanza, è consigliabile evitare altitudini eccessivamente elevate. Generalmente, soggiornare fino a 2.000 metri sul livello del mare è considerato sicuro, ma oltre i 2.500 metri aumenta il rischio di mal di montagna, che può comportare sintomi come mal di testa, nausea e affaticamento.
- Acclimatazione: è importante acclimatarsi gradualmente all’altitudine, soprattutto se si vive normalmente a livello del mare. Dare al corpo il tempo di adattarsi può ridurre il rischio di disagi.
- Attività fisica moderata: camminare in montagna può essere benefico, ma è essenziale ascoltare il proprio corpo e non esagerare. Evitare escursioni faticose e preferire passeggiate su terreni poco accidentati.
- Precauzioni: indossare abbigliamento adatto che protegga dal sole e dai cambiamenti di temperatura, utilizzare scarpe comode con buon supporto e suola antiscivolo, e mantenere un’adeguata idratazione sono tutti consigli importanti da seguire.
- Prossimità ai servizi sanitari: Assicurarsi che la località scelta sia vicina a strutture sanitarie in caso di necessità.
Con le dovute precauzioni e dopo aver consultato il proprio medico, la montagna può offrire una piacevole pausa rilassante e rigenerante durante la gravidanza.
Alimentazione ed idratazione
L’importanza dell’idratazione e di un’alimentazione adeguata durante le escursioni in montagna assume un ruolo ancora più centrale per le donne in gravidanza. L’ambiente di alta quota, caratterizzato da un’aria più secca e da un aumento della respirazione, può facilmente portare a una disidratazione più rapida di quanto non si possa immaginare. Durante la gravidanza, il corpo richiede una maggiore quantità di liquidi non solo per sostenere le proprie funzioni vitali ma anche per quelle del bambino in crescita. Perciò, bere acqua regolarmente diventa cruciale, anche in assenza della sensazione di sete, che può essere meno affidabile in alta quota. È consigliabile portare sempre con sé una bottiglia d’acqua e fare piccoli sorsi frequenti lungo tutto il percorso.
Parallelamente, l’alimentazione gioca un ruolo chiave nel mantenere i livelli di energia costanti durante l’escursione. Optare per snack sani ed energetici può fare una grande differenza nella gestione della fatica e nel mantenimento della concentrazione. La frutta secca, per esempio, è un’ottima fonte di energia a rilascio lento, ricca di nutrienti essenziali come magnesio, potassio e fibre, oltre a essere leggera e facile da trasportare. Le barrette energetiche, preferibilmente quelle con ingredienti naturali e un buon equilibrio di proteine, grassi e carboidrati, possono offrire un boost di energia immediato senza appesantire. Anche la frutta fresca, come mele o banane, è una scelta eccellente grazie al suo contenuto di zuccheri naturali, acqua e vitamine, fornendo così una fonte di idratazione e nutrimento simultanea.
Per le donne in gravidanza che desiderano godersi una gita in montagna, prestare attenzione a una corretta idratazione e a una nutrizione mirata non è solo una questione di comfort, ma un vero e proprio requisito per garantire la propria salute e quella del bambino. Questo approccio consapevole all’escursionismo in gravidanza permette di esplorare la natura in maniera sicura, godendo appieno delle sue bellezze senza incorrere in rischi non necessari.
L’importanza della protezione solare
La protezione solare durante le escursioni in montagna, specialmente in gravidanza, richiede un’attenzione particolare a causa dell’esposizione prolungata ai raggi ultravioletti (UV), che si intensifica con l’aumentare dell’altitudine. Questo fenomeno si verifica perché l’atmosfera si assottiglia ad altitudini più elevate, riducendo la capacità di filtrare i raggi UV. Inoltre, superfici come la neve, l’acqua o anche i sentieri rocciosi possono riflettere i raggi solari, aumentando ulteriormente l’esposizione. Durante la gravidanza, la pelle diventa spesso più sensibile e suscettibile a scottature solari e discromie (come il melasma o “maschera della gravidanza”), rendendo ancora più cruciale una protezione efficace.
- Utilizzo di crema solare: è fondamentale applicare una crema solare ad alto fattore di protezione (SPF 30 o superiore) su tutte le aree esposte della pelle, rinnovando l’applicazione ogni due ore e dopo ogni bagno o sudorazione intensa. Scegliere prodotti specifici per pelli sensibili può aiutare a minimizzare il rischio di reazioni allergiche o irritazioni, comuni durante la gravidanza.
- Indossare cappelli e occhiali da sole: un cappello a tesa larga offre ulteriore protezione per il viso, il collo e le orecchie, zone particolarmente vulnerabili all’esposizione solare. Gli occhiali da sole con protezione UV, preferibilmente che bloccano il 100% dei raggi UVA e UVB, proteggono gli occhi dalla radiazione solare, che può essere dannosa non solo per la pelle ma anche per la vista. Durante la gravidanza, è possibile sperimentare una maggiore sensibilità alla luce, rendendo gli occhiali da sole un accessorio indispensabile per il comfort visivo.
- Vestiti: abbigliamento con protezione UV integrata può offrire un ulteriore strato di difesa contro i raggi nocivi del sole. Indossare magliette a maniche lunghe, pantaloni leggeri e traspiranti e calzature chiuse può aiutare a proteggere la pelle senza causare un eccessivo aumento della temperatura corporea.
- Orari di escursione: pianificare le escursioni nelle ore meno calde della giornata, preferibilmente al mattino presto o nel tardo pomeriggio, può ridurre il rischio di esposizione ai raggi UV più intensi e al calore eccessivo, che può essere particolarmente scomodo e rischioso durante la gravidanza.
La protezione dal sole in montagna, soprattutto in gravidanza, non deve essere sottovalutata. Implementare misure preventive come l’uso di crema solare ad alto fattore di protezione, indossare indumenti adeguati e pianificare le escursioni in orari appropriati, contribuisce significativamente alla salute e al benessere della futura mamma e del bambino in via di sviluppo, permettendo di godere delle bellezze naturali in sicurezza.
a cura di Jessica Mariani
Leggi anche:
10 miti da sfatare sulla gravidanza: guida alla consapevolezza per future mamme
Gestire lo stress in gravidanza: consigli per il benessere della futura mamma e del feto
–