Nello studiare la sessualità perinatale – in gravidanza e nel post-partum – si parte dal presupposto che il rapporto sessuale sia una dimensione centrale nella vita di un individuo e della coppia. E’ influenzato e strettamente interconnesso con dimensioni psicologiche, sociali e culturali. Quindi non solo la sessualità permette alla coppia di generare ma portano con sé conseguenze anche sulle cure materne, sull’unità di coppia, sul clima affettivo genitoriale e familiare e successivamente sulla struttura mentale e la sessualità dei figli.
Le dinamiche di coppia nel periodo perinatale
Diventare genitori costituisce una delle fasi di passaggio più importanti all’interno della nostra società. Non a caso la psicoanalista americana G.L. Bibring parla della gravidanza come di una “crisi maturativa”, considerandola un processo in cui riaffiorano conflitti infantili e che attraverso una rielaborazione delle proprie esperienze porta ad una risoluzione e all’acquisizione di un livello di integrazione più maturo. La relazione di coppia si riorganizza, si rielabora il passato e si progetta il futuro.
Come tutte le transizioni, anche questa comporta la modifica degli equilibri pre-esistenti e in tal senso genera una crisi familiare, poiché tutti sono chiamati inevitabilmente a ricoprire nuovi ruoli, vivere posizioni diverse e attraversare un cambiamento delle relazioni. Si tratta perciò di sviluppare una responsabilità genitoriale, e compiere quel passaggio che dal precedente patto coniugale lascia spazio in una soluzione di continuità ad un nuovo “patto genitoriale”.
I cambiamenti richiesti alla coppia si giocano su molti livelli:
investimenti affettivi, conciliare ruoli diversi – per lo meno genitore e partner – e riorganizzare anche il proprio tempo, i ritmi della propria vita.
– Imbasciati A., Dabrassi F., Cena L., Psicologia clinica perinatale
Un figlio coinvolge grandi cambiamenti identitari e relazionali ed implica l’impiego di grandi risorse emotive, in una nuova ricerca di equilibrio delicatissima. La quale non deve però prescindere da una continua attenzione alla relazione di coppia senza la quale la famiglia non può esistere.
I falsi miti della sessualità perinatale
Attualmente in letteratura non esiste ancora un approccio multidisciplinare sulla sessualità che implichi un’integrazione tra le diverse professionalità: sessuologi, psicologi, ginecologi-ostetrici e sociologi. Gli ultimi ultimi si stanno occupando della tematica per una prospettiva più ampia, comparata e olistica.
Le metodologie utilizzate sono diverse così come sono diversi gli approcci teorici utilizzati, per interpretare i dati rilevati. Le prime ricerche scientifiche sperimentali sulla sessualità risalgono agli anni ’40 negli Stati Uniti e si sono concentrati sui parametri fisiologici e comportamentali. Hanno preso in considerazione la frequenza dell’attività sessuale nella coppia, soprattutto in base ai dati sull’età dei partner o alla durata della loro convivenza.
Gli aspetti relativi a quella che può essere intesa come l’intimità della coppia sono stati analizzati molto marginalmente. Gli studi correnti considerano pertanto la sessualità limitatamente all’aspetto manifesto del coito e al suo epifenomeno del piacere, senza prendere in considerazione quella che è la dimensione psichica della sessualità.
I comportamenti sessuali vengono prevalentemente studiati come:
[…] entità isolate dal contesto relazionale della coppia; viene operata come una scissione e le ricerche tendono a indagare separatamente la sessualità dalla maternità, mettendo in evidenza soprattutto aspetti di questa a scapito della dimensione sessuale e relazionale della donna e della coppia.
– Cena, Imbasciati, Gambino, Doneda, La dimensione sessuale nel progetto generativo e genitoriale della coppia
e presumibilmente per un rifiuto sociale degli aspetti sessuali della maternità stessa.
Le ricerche condotte in ambito psicosociale, invece, si sono incentrate principalmente sui pregiudizi della sessualità in gravidanza. Si riteneva, infatti, che le donne gravide perdessero interesse per il sesso o non riuscissero più a raggiungere un pieno appagamento sessuale. Si diceva che i partner non provassero più attrazione sessuale per le compagne gravide. Oppure che il rapporto fosse rischioso per eventuali aborti nei primi mesi di gravidanza, perché l’atto sessuale poteva danneggiare il bambino.
Ma sono i falsi miti della sessualità perinatale.
di Giulia Sappè