gattonamento

Il gattonamento rappresenta un momento cruciale nello sviluppo del bambino, segnando la prima forma di movimento autonomo. Questa fase permette al bambino di esplorare l’ambiente, interagire con oggetti prima irraggiungibili e prepararsi ai primi passi. Spesso, il gattonamento continua ad essere preferito anche dopo l’acquisizione della capacità di camminare.

Quando inizia il gattonamento?

I bambini iniziano a gattonare tipicamente tra i 6 e i 10 mesi, ma ci sono variazioni. Il processo inizia con il rafforzamento muscolare ottenuto da periodi passati a pancia in giù, permettendo al bambino di sollevare il capo e le spalle. Tra i 7 e i 9 mesi, i bambini iniziano a muoversi prima strisciando, poi gattonando veramente, spostandosi infine in avanti e coordinando braccia e ginocchia in un “gattonamento incrociato”. Questa fase può variare notevolmente da bambino a bambino, con alcuni che iniziano a muoversi un po’ prima o anche dopo questo intervallo. Gli inizi del gattonamento sono spesso preceduti da periodi in cui il bambino sta a pancia in giù, che lo aiutano a rafforzare i muscoli necessari per sollevare il capo, le spalle e, infine, per spostarsi usando braccia e ginocchia.

Quali sono i requisiti fisici per gattonare ?

Per iniziare a gattonare, un bambino deve sviluppare vari requisiti fisici e motori, che includono:

1. Forza muscolare: il bambino deve avere abbastanza forza nei muscoli del collo, delle spalle, delle braccia, del torace e delle gambe per sollevare e sostenere il proprio corpo da terra.

2. Controllo del capo: la capacità di mantenere stabile la testa e di controllarne i movimenti è fondamentale per il gattonamento, permettendo al bambino di guardarsi intorno e determinare la direzione del movimento.

3. Coordinazione: gattonare richiede la coordinazione tra braccia e gambe. I bambini devono imparare a muovere contemporaneamente un braccio e la gamba opposta per spostarsi in avanti.

4. Equilibrio: anche se il gattonamento avviene a quattro zampe, il bambino deve essere in grado di bilanciare il proprio corpo in questo nuovo modo di spostarsi.

5. Forza del tronco e del dorso: mantenere la pancia sollevata da terra richiede una certa forza nel tronco e nei muscoli del dorso, fondamentale per la posizione a quattro zampe.

6. Curiosità e motivazione: sebbene non strettamente fisici, la curiosità e la motivazione di esplorare l’ambiente circostante spingono il bambino a muoversi e a sperimentare con il gattonamento.

7. Sviluppo psicomotorio: il gattonamento è parte dell’evoluzione delle capacità motorie del bambino, che segue altre pietre miliari come il rotolamento e il sedersi senza supporto.

Il processo di apprendimento e sviluppo per raggiungere questi requisiti varia per ogni bambino, e alcuni possono saltare il gattonamento, passando direttamente dal sedersi al camminare con l’assistenza di oggetti o le mani di un adulto.

Se il bambino non gattona

Non tutti i bambini gattonano nel modo classico; alcuni saltano questa fase o adottano metodi alternativi di movimento. L’importante è che il bambino inizi a spostarsi in qualche modo. Tuttavia, se entro l’anno di età non vi sono segni di movimento autonomo, è consigliato consultare un pediatra.

Se però si nutrono preoccupazioni specifiche sullo sviluppo motorio del tuo bambino, o si nota che si avvicina all’età di un anno senza mostrare interesse a muoversi o a esplorare il suo ambiente, potrebbe essere utile discuterne con il pediatra. Il pediatra può valutare se ci sono motivi di preoccupazione e, se necessario, suggerire strategie o supporti specifici, come la fisioterapia pediatrica, che possono essere di grande aiuto nel promuovere lo sviluppo motorio del bambino in modo giocoso e non stressante.

Stimolare il gattonamento in sicurezza

Per incoraggiare il gattonamento:

  • Fin dai primi mesi, abituare il bambino a stare a pancia in giù.
  • Posizionare giocattoli a una certa distanza per motivare il bambino a muoversi.
  • Introdurre ostacoli morbidi per sviluppare confidenza nei movimenti.

Il gattonamento è una tappa significativa, ma non universale, nello sviluppo dei bambini, con alcuni che potrebbero optare per saltare completamente questa fase e procedere direttamente verso i primi passi.

Incoraggiare il tempo a pancia in giù è una strategia comune per supportare il rafforzamento dei muscoli del collo, della schiena e delle spalle, tutti essenziali per il gattonamento. Questa pratica non solo aiuta nel rafforzamento muscolare ma stimola anche la curiosità e l’esplorazione attiva dell’ambiente circostante da parte del bambino.

Creare un ambiente stimolante può altresì invogliare il bambino a muoversi. Posizionare giocattoli leggermente fuori dalla sua portata può servire come motivazione a spostarsi, promuovendo così lo sviluppo di strategie personalizzate di movimento, che possono includere strisciare, rotolare, o altre forme creative di locomozione.

È consigliabile riconoscere la varietà di movimenti utilizzati dai bambini per esplorare il mondo. Alcuni bambini preferiscono metodi alternativi al gattonamento classico, come spostarsi sul sedere o utilizzare combinazioni uniche di movimenti. Questa diversità rientra pienamente nel normale spettro dello sviluppo motorio.

In definitiva, è cruciale riconoscere e celebrare ogni nuova abilità sviluppata dal bambino, indipendentemente dal tempo che impiega per raggiungerla. Fornire un ambiente ricco di amore, supporto e opportunità di esplorazione è essenziale per aiutare ogni bambino a navigare nel proprio percorso unico di crescita e sviluppo.

È fondamentale sorvegliare costantemente il bambino gattonante per prevenire incidenti, come cadute dalle scale o il raggiungimento di oggetti pericolosi. Inoltre, l’ambiente domestico dovrebbe essere adeguatamente sicuro, con l’installazione di cancelletti e la rimozione di mobili bassi o pericolosi.

a cura di Jessica Mariani

Richiedi informazioni sui nostri corsi e servizi: