Il delicato viso di un neonato, spesso arricchito da un colorito rosato, può talvolta presentare macchie rosse che destano preoccupazione nei genitori. In questo articolo, esploreremo le diverse cause di questo fenomeno comune e forniremo informazioni utili su come affrontarlo

Che colore dovrebbe avere la pelle di un neonato?

La pelle di un neonato solitamente ha un colore che varia da rosa a rosato-arancione. Questo colore è influenzato dalla circolazione sanguigna e può essere diverso da neonato a neonato. È normale che la pelle di un neonato abbia una tonalità leggermente diversa a seconda delle zone del corpo.

Nel corso dei primi giorni dopo la nascita, alcuni neonati possono presentare una leggera tonalità giallastra sulla pelle, nota come itterizia fisiologica. Questo è generalmente un fenomeno normale e temporaneo causato dalla decomposizione dei globuli rossi.

Se hai preoccupazioni specifiche sulla pelle del tuo neonato, è sempre consigliabile consultare un pediatra per una valutazione accurata.

Guance rosse: possibili cause

Le macchie rosse sulle guance dei neonati, sebbene spesso innocue, possono essere indicative di varie condizioni. Le influenze ambientali, emozionali e alimentari possono giocare un ruolo significativo nel manifestarsi di questo fenomeno. Esaminiamo attentamente le possibili cause, distinguendo tra guance rosse con febbre e senza febbre.

1. Guance rosse con tebbre: quando un neonato presenta guance rosse e calde, la febbre è spesso il primo sospetto. 

2. Guance rosse senza febbre: in assenza di febbre, le ragioni possono variare, tra cui l’eritema tossico neonatale, la dermatite atopica e la sudamina. Ogni condizione richiede un approccio specifico, con consigli su come affrontarle e quando consultare il pediatra.

3.Allattamento e guance rosse: l’allattamento al seno e con la formula, influenza il colore delle guance.

4. Altre possibili cause: fattori come scorretta esposizione al sole, dermatiti, infezioni batteriche e altre condizioni dermatologiche.

In ogni caso, è fondamentale sottolineare che la supervisione medica è essenziale per una valutazione accurata e un trattamento adeguato. In questo articolo, cerchiamo di fornire informazioni chiare e rassicuranti per aiutare i genitori a comprendere e affrontare questo comune fenomeno nei neonati.

Cosa fare in caso di guance rosse con febbre 

Se noti che il neonato ha le guance rosse accompagnate da febbre, è normale sentirsi preoccupati come genitore. Inizialmente, puoi misurare la sua temperatura per avere un quadro più preciso della situazione. Nel caso in cui la temperatura sia elevata, è consigliabile contattare il pediatra senza indugi.

Per gestire la febbre, è importante evitare di coprire eccessivamente il neonato. Assicurati che la vestizione sia adatta al clima, mantenendo una temperatura ambiente confortevole. Puoi anche applicare delicatamente impacchi freddi con bende inumidite sulla fronte, sotto le ascelle e alla radice degli arti, ma assicurati di non esporre il neonato a freddo eccessivo.

Monitora attentamente eventuali altri sintomi influenzali che potrebbero emergere. Se la situazione non migliora o addirittura peggiora, è fondamentale consultare immediatamente un medico per una valutazione approfondita.

Se il neonato è allattato al seno, continua a offrire il latte frequentemente, poiché l’allattamento fornisce liquidi essenziali e contribuisce a mantenerlo idratato.

L’uso di farmaci antipiretici dovrebbe essere sempre concordato con il pediatra, che potrà fornire indicazioni specifiche in base all’età del neonato e alla situazione clinica. In ogni caso, la supervisione medica è cruciale per garantire una gestione adeguata della febbre e delle eventuali condizioni sottostanti.

L’eritema tossico neonatale, la dermatite atopica e la sudamina

Eritema tossico neonatale:

   – L’eritema tossico neonatale è una condizione comune della pelle nei neonati. Si manifesta nei primi giorni di vita con piccole macchie rosse e pustole al centro, spesso sul viso, il tronco e le estremità.

   -Trattamento: di solito si risolve spontaneamente entro pochi giorni. Non richiede un trattamento specifico, ma è importante differenziare questa condizione da altri disturbi cutanei.

Dermatite atopica:

   – La dermatite atopica è una condizione cutanea cronica che può manifestarsi nei neonati già nei primi mesi di vita. Si caratterizza per prurito intenso, rossore sulle guance e zone cutanee secche o umide.

   -Trattamento: per alleviare i sintomi, si consiglia di limitare l’uso di detergenti aggressivi, fare bagnetti frequenti, e utilizzare creme emollienti. Nei casi più gravi, il pediatra potrebbe prescrivere terapie farmacologiche specifiche.

Sudamina:

   – La sudamina è un’infiammazione causata dall’ostruzione delle ghiandole sudoripare, spesso risultante dall’abbigliamento inadeguato o dall’eccessiva esposizione al calore.

   – Trattamento: per donare sollievo al neonato, è possibile fare bagnetti con la camomilla, che rinfrescano la pelle. Inoltre, evitare il surriscaldamento e l’uso di indumenti non traspiranti può prevenire la sudamina.

Allattamento e guance rosse

Quando si allatta il neonato, notiamo spesso che le sue guance diventano rosse. Questa situazione può essere causata da diversi fattori che rientrano nella normalità. Durante l’allattamento, il flusso sanguigno verso il viso del neonato aumenta, il contatto pelle a pelle con la madre genera calore, e talvolta la pelle sensibile del neonato può reagire alla stimolazione durante l’allattamento.

Inoltre, l’alimentazione materna può influenzare la colorazione della pelle del neonato. Alcuni cibi consumati dalla madre potrebbero causare una lieve reazione cutanea. Le variazioni di temperatura durante l’allattamento e l’ambiente circostante possono anche contribuire a questo arrossamento temporaneo.

È importante sottolineare che, di solito, le guance rosse durante e dopo l’allattamento non sono motivo di preoccupazione, specialmente se il neonato sembra sano, attivo e soddisfatto. Tuttavia, se si notano altri sintomi o cambiamenti nel comportamento del neonato, potrebbe essere utile discutere la situazione con il pediatra per ottenere un’ulteriore valutazione e tranquillità.

a cura di Jessica Mariani

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