Un primo aspetto importante relativo all’igiene del neonato è il fasciatoio. E’ un piano d’appoggio morbido e utile durante i cambi di pannolino e per la pulizia quotidiana.
In commercio oggi ce ne sono davvero di tutti i tipi. I genitori possono regolarsi in base alle dimensioni della camera in cui si trova: per chi ha una buona dose di spazio va bene il fasciatoio con cassettiera per riporre il necessario per il bimbo. Per chi ha invece uno spazio limitato va bene anche solo il materassino d’appoggio al prezzo di circa venti euro, appoggiato sul letto o sul tavolo di volta in volta.
Bisogna guardare la praticità e la comodità.
Per i genitori che desiderano stare sicuri, se vogliono lasciare un secondo il piccolo durante i cambi, vi sono fasciatoi con blocco anticaduta. Alcuni esemplari hanno addirittura la bilancia elettronica incorporata e un metro disegnato per misurare la lunghezza.
Il consiglio è quello di mettere sopra una traversina o un asciugamano perché le pipì appena si toglie il pannolino sono sempre in agguato. E poi, a portata di mano, una pochette con cremina per il sederino, pannolini e salviettine.
I bambini vanno custoditi sul fasciatoio e mai lasciati da soli per evitare cadute da un’altezza importante.
Igiene del neonato: il primo bagnetto e la pulizia del viso
Partiamo dal presupposto che il primo bagnetto in immersione, una volta arrivati a casa col nostro piccolo, dovrà attendere qualche giorno e cioè fino alla caduta del moncone ombelicale.
Questo perché si andrebbe ad ostacolare l’essiccazione (mummificazione) dello stesso e quindi appunto la successiva caduta.
Per l’igiene quotidiana del viso:
- Procedere alla pulizia degli occhietti, passando una garzina sterile imbevuta di fisiologica dall’angolo interno dell’occhio a quello esterno. Ripetere l’operazione per l’altro occhio, cambiando garza;
- Si può idratare la pelle secca del neonato con un batuffolo di cotone (vanno bene anche i quadrotti) imbevuto di latte detergente: passare su guance, mento, fronte, pieghe del collo per eliminare tracce di latte e saliva (questa operazione è facoltativa);
- La pulizia delle orecchie si limita al padiglione, alla parte esterna: inumidire la punta di un asciugamano morbido o una garzina e passarlo tra le pieghe e dietro l’orecchio. Per l’interno, formare un cono con una garzina inumidita e passare delicatamente;
- Se necessario praticare un lavaggio nasale prima della poppata o della nanna. Utilizzare una siringa senza ago da 2,5 ml per i più piccolini, riempire la siringa con soluzione fisiologica prelevandola dal comodo flacone in vetro ad esempio e porre il bambino su un piano d’appoggio a pancia in su con la testa inclinata da un lato. Se il bambino ha la testa girata a destra, iniziare con la narice sinistra inclinando la siringa in modo che punti verso l’orecchio dello stesso lato e iniettare con decisione il liquido. La spinta meccanica farà fuoriuscire il liquido dall’altra narice. A questo punto, asciugare il bambino e ripetere l’operazione dall’altro lato.
Se è inverno, scaldate leggermente la siringa sotto l’acqua calda prima di eseguire il lavaggio nasale. I bambini respirano esclusivamente con il naso e questa operazione li aiuterà a respirare meglio. E’ comunque piuttosto fastidiosa per I bambini, sia piccoli che più grandi. Si consiglia di praticarla solo quando è davvero necessario. In commercio vi sono anche pompette che aspirano il muco (metodo più dolce quando non vi sono vere e proprie ostruzioni).
Igiene del moncone ombelicale
Quando è reciso e clampato, il cordone ombelicale prende il nome di moncone e va incontro ad un processo di “mummificazione” che lo rende scuro di colore. Il distacco avviene tra il quinto e il quindicesimo giorno di vita del bambino.
Sin dalle dimissioni dall’ospedale, la parola d’ordine da tenere in mente è la pulizia, nonché tenerlo asciutto. Ricordate che il moncone è un possibile ingresso di agenti patogeni per il neonato, che avendo il sistema immunitario ancora immaturo, necessita di attenzioni particolari.
La medicazione va eseguita almeno una volta al giorno, oppure tutte le volte che ci sono feci e urine intorno all’area dell’ombelico:
- Iniziare lavando accuratamente le mani o igienizzandole in alternativa;
- togliere la garzina dal moncone, se risulta attaccata aiutarsi con soluzione fisiologica per la rimozione;
- pulire l’area con garzina sterile imbevuta di fisiologica, oppure lavare con acqua e sapone neutro se vi sono feci o urine;
- asciugare bene con garza;
- si può utilizzare lo spray cicatrizzante, venduto appositamente per questo tipo di operazione;
- in seguito posizionare una nuova garzina sterile arrotolandola intorno al moncone. Volendo c si può aiutare con una benda elastica morbida per tenere la medicazione;
- rimettere il pannolino senza coprire il moncone.
Si consiglia di non rimuovere mai la clamp del moncone (la pinza). Ricordare che il moncone è privo di terminazioni nervose e non provoca dolore al neonato.
Le più recenti linee guida, consigliano di non disinfettare più il moncone ombelicale, poiché sembra che questo guarisca più in fretta senza essere medicato. Seguire le indicazioni date dal pediatra prima delle dimissioni dall’ospedale e se durante la pulizia del moncone si nota cattivo odore, pus, rossore e gonfiore circostante è probabile che ci sia un’infezione in corso e che vada curata.
di Sara Russo