Il secondo trimestre è per la mamma un momento di notevole cambiamento, in particolare la trasformazione che avviene in questa fase, che riguarsa il corpo femminile. L’utero, per consentire lo sviluppo fetale, subisce un notevole ingrandimento che determina l’espansione dell’addome. Tale processo spesso rappresenta il momento ufficiale in cui la gravidanza viene annunciata.
Il periodo successivo sarà caratterizzato da nuove esperienze e, se l’ambiente circostante è favorevole, la gestante potrà vivere serenamente questa fase. Il nostro corso preparto online approfondisce tali tematiche all’interno del primo modulo.
È importante notare come la determinazione delle settimane di gestazione sia di fondamentale importanza per monitorare lo sviluppo del feto. Il calcolo viene effettuato a partire dall’ultima mestruazione, considerando il primo giorno come inizio del ciclo. Tale data rappresenta un’informazione cruciale per pianificare le visite mediche e valutare l’evoluzione della gravidanza.
In ogni caso, il controllo della salute del nascituro richiede una attenzione costante e una tempestiva segnalazione di eventuali anomalie. Solo così si potrà garantire la salute e il benessere della madre e del bambino.
I movimenti fetali
Dopo il primo trimestre della gravidanza, il rischio di aborto spontaneo si riduce e le nausee in genere diminuiscono. In questa fase, il feto inizia a farsi sentire, dapprima in modo delicato, con movimenti leggeri che possono essere descritti come sfarfallii o bolle d’aria. Successivamente, tali movimenti diventano sempre più evidenti e decisi. Il momento in cui la donna inizia a percepire i movimenti fetali varia a seconda di diversi fattori, come ad esempio la posizione della placenta o il numero di gravidanze precedenti.
Una volta che i movimenti fetali sono stati avvertiti, essi saranno presenti costantemente fino al momento del parto. Ogni feto compie movimenti diversi e distintivi, sia nella frequenza sia nei modi, e con il passare del tempo la madre imparerà a riconoscerli, ad attenderli, ed eventualmente a stimolarli qualora non li avverta per alcune ore. La futura mamma scoprirà infatti che assumendo una posizione comoda, sdraiandosi su un fianco o facendo uno spuntino, il bambino non tarderà a reagire.
Il movimento fetale rappresenta il modo con cui il piccolo comunica il proprio stato di salute e il proprio temperamento. Tale aspetto riveste un’importanza fondamentale, poiché la percezione dei movimenti fetali è uno dei modi attraverso cui la madre può valutare la salute del nascituro. In caso di diminuzione dei movimenti fetali, è consigliabile consultare il proprio medico per ulteriori accertamenti.
Verso il cambiamento: le nuove abitudini
Durante la gravidanza, la donna si adatta gradualmente ai cambiamenti del proprio corpo e ai ritmi imposti dalla gestazione. In questo periodo, è fondamentale ascoltare i propri bisogni e modificare spontaneamente lo stile di vita e le abitudini alimentari per proteggere il nascituro. Ciò porta la donna a raggiungere uno stato di armonia, stabilità emotiva e benessere, che favorisce l’instaurarsi di quella relazione intima con il bambino chiamata simbiosi.
Nel secondo trimestre, la donna solitamente recupera le energie spese durante il primo trimestre. Tuttavia, il corpo della futura madre sta lavorando a pieno regime, il che richiede momenti di riposo e attenzione verso il bambino in crescita. Pertanto, si consiglia di adattare l’attività lavorativa a un ritmo più lento.
L’attività fisica come prezioso alleato nel secondo trimenstre
Un prezioso alleato della gravidanza è l’attività fisica. L’esercizio fisico, se praticato in modo corretto e sotto la supervisione del proprio medico, può fornire diversi benefici sia per la madre che per il bambino in utero. Tuttavia, è importante scegliere attività sportive sicure, adatte al proprio livello di fitness e di intensità moderata. Alcuni esempi possono essere la ginnastica dolce, il nuoto e lo yoga. In ogni caso, è fondamentale parlare sempre con il proprio medico prima di iniziare qualsiasi tipo di attività fisica durante la gravidanza.
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I corsi di accompagnamento alla nascita
Durante il secondo trimestre, la donna sperimenta un periodo di maggior consapevolezza e di desiderio di informazioni sulla gravidanza, sul parto e sul post-partum. Inoltre, si può avvertire la necessità di dedicarsi al lavoro corporeo e di condividere la propria esperienza con altre donne che stanno attraversando la stessa fase. In questo senso, i corsi di accompagnamento alla nascita, condotti da esperti del settore, rappresentano un importante strumento di supporto per le donne in gravidanza.
I corsi sono organizzati in gruppi e offrono l’opportunità di acquisire informazioni utili, di condividere esperienze e di elaborare insieme ciò che accade, al fine di favorire la presa di decisioni informate e la rimodellazione del punto di vista sulla gravidanza e sulla nascita. Inoltre, lo scambio di informazioni e la condivisione delle esperienze all’interno del gruppo possono aumentare la motivazione e l’autostima delle donne, contribuendo allo sviluppo delle competenze materne.
I corsi prevedono spesso attività di lavoro corporeo a terra o in acqua, quest’ultima particolarmente utile per alleviare il senso di pesantezza e la tensione muscolare. Inoltre, i corsi possono includere attività che coinvolgono la voce, la danza o il disegno, stimolando la creatività e l’espressività delle donne. Infine, sempre più spesso si incoraggia la partecipazione in coppia, per favorire il coinvolgimento del partner nella gravidanza e nella preparazione al parto.
Per approfodnire: I Corsi di Accompagnamento alla nascita
Il ruolo prezioso dell’ostetrica
Durante il secondo trimestre di gravidanza, l’ostetrica gioca un ruolo fondamentale nel monitorare la salute della madre e del feto. Attraverso un dialogo costante con la gestante, l’ostetrica osserva come la donna si adatta alla gravidanza, la relazione che instaura con il bambino e l’ambiente circostante. L’ostetrica effettua anche un’indagine clinica per monitorare la salute del feto, valutando i segni di normale funzionamento della placenta attraverso la palpazione, la quantità di liquido amniotico e i movimenti fetali. Inoltre, l’ostetrica sorveglia la crescita del feto tramite la misurazione mensile della sinfisi pubica-fondo dell’utero e la pressione arteriosa della donna, nonché il suo graduale aumento di peso corporeo.
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L’ecografia morfologica, effettuata al quinto mese di gravidanza, è uno dei momenti più attesi e ha lo scopo di controllare gli organi del feto, le sue misure, la quantità di liquido amniotico e la posizione della placenta. Inoltre, sono previsti tre screening ecografici raccomandati a livello nazionale, uno per trimestre, per le gravidanze a basso rischio. È importante seguire questa programmazione senza discostarsi in assenza di indicazioni cliniche, poiché questa sorveglianza costante e attenta consente di individuare precocemente qualsiasi deviazione dalla norma, favorendo l’adattamento alla maternità in un’ottica di promozione della salute.
Il secondo trimestre si conclude intorno alla ventisettesima settimana di gestazione, quando il feto pesa circa 550 grammi e tutti gli organi, compresi quelli di senso, sono completamente formati. Nelle settimane successive, il feto continuerà a crescere e a svilupparsi fino al termine previsto della gravidanza, alla fine del nono mese di gestazione.
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