Un metodo molto utilizzato per controllare il peso e la crescita del neonato durante i primi mesi di vita è quello della cosiddetta “doppia pesata” che prevede di pesare il piccolo prima e dopo della poppata per verificare quanto latte è stato assunto e quindi il variare del peso.

Quando può essere utile la doppia pesata

Questa modalità è stata molto utilizzata e raccomandata soprattutto in passato e viene ancora utilizzata nelle nursery degli ospedali per monitorare i primissimi giorni di vita del neonato, tuttavia oggi viene considerata superflua o addirittura stressante per mamme e bambini. La doppia pesata, infatti, avrebbe l’obiettivo di verificare che tutto stia procedendo al meglio e che il bambino stia crescendo bene e assuma sufficiente nutrimento, in particolare quando c’è un allattamento al seno.

Il controllo del peso con l’allattamento al seno e l’allattamento con biberon

Allattando al seno, dunque, è più difficile rendersi conto di quanto latte viene prodotto e quindi assunto dal neonato, a differenza di quanto avviene con l’allattamento tramite biberon che prevede determinate quantità di latte da preparare e da far assumere.

La doppia pesata fonte di stress per la mamma e per il neonato

La bilancia dunque permetterebbe di valutare quanto latte il bambino assuma in media e quindi quanto peso prenda, e andrebbe fatta prima e dopo ogni poppata. Se immaginiamo che un neonato allattato al seno fa dalle 7-8 alle10-15 poppate al giorno, possiamo facilmente intuire come questo metodo non sia semplice come potrebbe sembrare, e possa diventare una fonte di stress, sia per il neonato, che dovrà essere spogliato ogni volta, sia per la madre.

In realtà sappiamo che la quantità (e la qualità in termini di composizione) del latte ingerito dal bimbo allattato al seno non sarà mai uguale alla poppata precedente né a quella successiva, ma, il bimbo mangia esattamente quello che sente sia necessario ed il seno della mamma produce ciò di cui lui ha bisogno. Pertanto, la doppia pesata, pur rimanendo utile nel caso di importanti dubbi circa la quantità di latte che il bimbo sta assumendo o in altri casi particolari, non è consigliata e, per controllare il peso e la crescita del neonato, è possibile prestare attenzione ad altri segnali. 

Gli altri segnali che consentono di monitorare il peso del bambino

Per verificare se il bambino assume abbastanza latte si può ricorrere al controllo del numero delle poppate, alla conta dei pannolini e al controllo settimanale del peso. Nelle prime 24 ore dopo la nascita le scariche di feci saranno solo 1-2 mentre in seguito, a 24-48 ore, aumenteranno fino a 2-4. Anche le pipì saranno 1-2 nelle prime 24 ore, per poi aumentare fino a 6 con l’arrivo della montata lattea. La conta dei pannolini bagnati e sporchi ci può dare informazioni su quanto latte il bambino stia assumendo ed è un ottimo strumento per valutare se il bambino poppa a sufficienza.

La fisiologica perdita di peso dei neonati

Sappiamo che, dopo la nascita, il peso dei neonati diminuisce leggermente a causa dell’eliminazione del meconio, della vernice caseosa e del distacco del moncone.

Questa perdita di peso è ritenuta fisiologica se contenuta entro il 5-7% mentre, se fosse superiore, occorre valutare l’efficacia della poppata. Solitamente, attorno al 3°-5° giorno dopo la nascita, il bimbo inizia a riprendere peso e lo recupera entro i primi 10-15 giorni dal parto. Successivamente si potrà controllare il peso una volta a settimana: l’aumento ponderale nei primi 3 mesi dovrebbe essere di minimo 120-130 grammi a settimana o 500 grammi al mese, ma ogni bambino ha il suo ritmo di crescita. Infine, oltre alla conta delle poppate e dei pannolini e al controllo della crescita ponderale, ci sono altri parametri che si possono osservare per capire se il bambino sta assumendo abbastanza nutrimento: si può valutarne l’aspetto e il tono generale, cioè se appare vispo, in salute, tonico; se sembra crescere e maturare di settimana in settimana; se appare tranquillo e sereno, se è soddisfatto dopo le poppate, se alterna momenti di sonno a momenti di veglia tranquilla o se è spesso sonnolento o viceversa piange molto (e sono già stati esclusi motivi medici).

Va tenuto anche presente che la crescita non è sempre regolare e che, talvolta, il bambino potrà crescere meno in peso e di più in altezza; anche l’aumento della circonferenza cranica è un indice di crescita.

di Valentina Fabrello

Fonti

Paola Negri, Allattamento – Guida pratica per iniziare bene e continuare meglio 2012, Urra – Apogeo S.r.L. 

L’arte dell’allattamento materno – Un manuale che accompagna le mamme e i bambini dalla prima all’ultima poppata, ristampa del 2003, La Leche League 

Carlos Gonzales, Un dono per tutta la vita – Guida all’allattamento materno, 2^ edizione 2018, Il Leone Verde 

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