Il parto è il processo naturale attraverso il quale un bambino lascia l’utero materno per venire al mondo. Questo momento segna la fine della gravidanza e l’inizio della vita extrauterina del neonato.

La nascita può avvenire in diversi modi, ma la forma più comune è il parto vaginale, in cui il bambino passa attraverso il canale del parto.

Esistono anche altri tipologie, come il cesareo, in cui il bambino viene estratto attraverso un’incisione nell’addome e nell’utero.

Il parto è un processo guidato da complessi cambiamenti fisiologici nel corpo della madre.

Inizia con le contrazioni uterine, che sono causate dalla contrazione coordinata dei muscoli dell’utero. Queste contrazioni aiutano ad aprire il collo dell’utero (dilatazione) e spingono il bambino attraverso il canale del parto.

Durante il parto, la futura mamma può sperimentare una serie di sensazioni, che vanno dal dolore alle sensazioni di spinta e tirare. Molte donne ricevono supporto medico e possono scegliere di utilizzare metodi di alleviamento del dolore come l’epidurale.

È importante notare che il parto è un evento unico e può variare notevolmente da donna a donna. Alcuni possono essere veloci e senza complicazioni, mentre altri possono richiedere più tempo e assistenza medica aggiuntiva. In ogni caso, il personale medico è addestrato per affrontare varie situazioni e garantire la sicurezza sia della madre che del neonato.

Nel percorso straordinario della gravidanza, è essenziale comprendere i vari tipi di contrazioni che possono manifestarsi. Ogni fase ha caratteristiche distintive e richiede una gestione specifica. 

Braxton Hicks: contrazioni preparatorie

Queste contrazioni, frequenti durante l’ultimo trimestre di gravidanza, si distinguono per la loro natura indolore e la mancanza di una cadenza regolare.

Si manifestano come un forte indurimento della pancia, spesso più volte al giorno, ma senza una periodicità definita.

Non c’è motivo di preoccuparsi, poiché queste contrazioni sono fisiologiche e contribuiscono alla preparazione dell’utero per il parto.

Contrazioni prodromiche

Le contrazioni prodromiche segnano la fase preparatoria al vero e proprio travaglio.

Moderatamente dolorose, assomigliano a un forte dolore mestruale che si irradia verso la schiena e si intensifica nel corso di circa un minuto, per poi gradualmente attenuarsi.

La loro caratteristica distintiva è la loro regolarità, con intervalli che tendono a diminuire progressivamente.

È importante notare che queste contrazioni possono persistere per giorni, quindi è fondamentale mantenere la calma e prepararsi in modo adeguato.

Contrazioni da travaglio

Le contrazioni da travaglio sono inconfondibili per la loro intensità e la loro vicinanza tra loro, spesso inferiori a 3 minuti e talvolta addirittura meno di 2.

Queste contrazioni hanno il compito di dilatare il collo dell’utero, preparato dalle prodromiche, fino a raggiungere un diametro di circa 10 centimetri.

Durante questa fase, il battito cardiaco del bambino potrebbe abbassarsi durante il picco di contrazione, ma è una risposta fisiologica e non indica necessariamente sofferenza fetale.

L’Epidurale 

L’ Epidurale è una forma comune di analgesia utilizzata durante il parto per alleviare il dolore.

Viene somministrata attraverso un’iniezione di anestetico nello spazio epidurale vicino al midollo spinale. Questo blocca temporaneamente le sensazioni di dolore dalla vita in giù, consentendo alle donne di partorire in modo più confortevole.

L’ Epidurale è somministrata da un anestesista esperto e può essere regolata per adattarsi alle esigenze individuali. Sebbene offra un notevole sollievo dal dolore, non elimina completamente la sensibilità, permettendo alle donne di partecipare attivamente al processo di nascita.

Tuttavia, possono verificarsi effetti collaterali come una leggera diminuzione della pressione sanguigna o mal di testa post-epidurale.

L’ Epidurale non è adatto a tutte le situazioni e richiede una valutazione medica.

La decisione di utilizzarla è personale e dovrebbe essere discussa con il team medico per garantire un parto confortevole e sicuro, tenendo conto delle preferenze individuali e della situazione specifica.

Fase espulsiva

La fase espulsiva è il culmine del travaglio, caratterizzata da un irresistibile impulso a spingere.

Questo momento richiede il supporto fondamentale del partner, che incoraggerà e sosterrà la futura mamma.

Nonostante sia intensa, questa fase non è la più dolorosa, in quanto spingere offre un certo sollievo. Durante questa fase, si sentirà la testa del bambino muoversi nel canale del parto, si dovrà quindi spingere con tutte le proprie forze.

Ogni tipo di contrazione ha un ruolo cruciale nel processo di nascita. Comprendere e riconoscere queste fasi può contribuire a vivere la gravidanza in modo consapevole e prepararsi al momento del parto. 

Dopo il parto, il bambino viene esaminato per garantire che sia in buona salute e viene effettuata la pulizia e la cura del neonato.

La madre può anche ricevere cure post-parto per garantire il suo benessere.

Il parto è un evento straordinario che segna l’inizio della vita di un nuovo individuo. È un processo naturale, ma può essere supportato e gestito dal personale medico per garantire la sicurezza e il benessere di madre e bambino.

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di Jessica Mariani 

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