Lo swaddling, o fasciatura, rappresenta una pratica antica che consiste nell’avvolgere il neonato con un tessuto leggero, come una coperta o una mussola di cotone, per creare un ambiente rassicurante che riproduce la sensazione di comfort e sicurezza provata dal bambino nella pancia della madre. Tale pratica può aiutare il neonato a tranquillizzarsi e a dormire più a lungo, favorendo un sonno più riposante e profondo.

Tuttavia, è importante effettuare lo swaddling nel modo corretto, per evitare potenziali rischi per la salute del neonato. Una fasciatura troppo stretta o effettuata con tessuti troppo pesanti può infatti essere molto pericolosa, causando problemi respiratori o movimenti limitati che potrebbero interferire con la normale crescita del bambino.

Per eseguire lo swaddling nel modo corretto, è importante scegliere il momento giusto: solitamente, questa pratica viene iniziata già dalla nascita del neonato e può essere continuata fino a quando il bambino comincia a muovere attivamente le braccia e le gambe, indicativamente intorno ai 3-4 mesi di età.

Per effettuare la fasciatura, è importante posizionare il neonato in modo corretto, con le braccia lungo i fianchi e le gambe stese. Successivamente, è necessario piegare il tessuto sulla testa del neonato e avvolgerlo delicatamente intorno al suo corpo, creando una fasciatura che sia abbastanza stretta da contenere i movimenti del bambino, ma non così stretta da limitare la sua capacità respiratoria o interferire con la normale crescita.

Swaddling: come farlo

Lo swaddling, noto anche come fasciatura, è una tecnica antichissima utilizzata per calmare e far dormire i neonati. Tale pratica consiste nell’avvolgere il bambino con una coperta leggera o una mussola di cotone per contenerne i movimenti, riproducendo così la sensazione di stare nella pancia della mamma. Oltre a favorire il riposo del neonato, lo swaddling può anche aiutare a prevenire il rischio di SIDS (Sindrome della morte in culla), una patologia potenzialmente letale.

Sebbene lo swaddling sia molto diffuso in molti Paesi extra-europei, le moderne raccomandazioni suggeriscono di non fasciare troppo stretti i bambini per permettere loro di muovere le anche e di assumere la cosiddetta posizione a ranocchia. A tal proposito, è importante utilizzare tessuti leggeri e sufficientemente grandi per garantire la giusta mobilità al neonato.

Per eseguire la tecnica del fasciare, adagiate il neonato sul tessuto e piegatelo verso il basso, in modo che la testa e il collo del bambino emergano dal lato piegato. Successivamente, fate aderire il braccio sinistro del neonato al corpo, portate l’angolo superiore sinistro del tessuto sopra al torso e infilatelo sotto al braccio destro. Quindi, portate l’angolo superiore destro del tessuto sopra il corpo e infilatelo sotto al fianco sinistro. Infine, piegate la parte inferiore del tessuto verso il basso, lasciandola un po’ abbondante, e portatela sotto al corpo.

Per evitare di fasciare troppo stretto il neonato, è fondamentale assicurarsi di poter infilare almeno due o tre dita tra il torace del piccolo e il tessuto. Inoltre, è importante controllare che la fasciatura non sia troppo pesante o stretta, in quanto ciò potrebbe causare un aumento della temperatura corporea del neonato e un aumento del rischio di SIDS.

Swaddling: quando iniziare

Lo swaddling è una tecnica che può essere utilizzata subito dopo la nascita del neonato, ma è importante fare attenzione a quando interromperla. Infatti, quando il bambino comincia a rotolare, intorno ai 4-5 mesi di età, bisogna cessare l’uso dello swaddling per evitare il rischio che il bambino si trovi in posizione prona, con il volto schiacciato sul materasso e senza la possibilità di muovere la testa, aumentando così il rischio di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome), ovvero Sindrome della Morte Improvvisa del Lattante. Tuttavia, questo passaggio può verificarsi anche intorno ai 2 mesi di età.

In alternativa allo swaddling, quando il bambino comincia a rotolare, si possono utilizzare i “sacchi nanna”, che offrono un’alternativa più sicura per facilitare l’addormentamento. Questi sacchi nanna ricreano in parte la sensazione dello swaddling ma permettono al neonato di muoversi liberamente senza rischiare di finire in posizione prona. È importante ricordare che lo swaddling non è la soluzione ideale per tutti i neonati, pertanto è importante seguire le esigenze del proprio bambino e, in caso di dubbi, chiedere il parere del pediatra o di un esperto nel settore.

Quali sono i benefici

Tale pratica può offrire diversi benefici per il sonno del bambino. Studi hanno dimostrato che i neonati che vengono fasciati dormono più a lungo e con meno cambiamenti all’interno delle fasi del sonno. È importante ricordare che il sonno dei neonati è diverso da quello degli adulti: mentre gli adulti trascorrono circa il 20% del tempo in cui dormono in una fase REM, fino ai tre mesi di vita il sonno dei neonati è quasi equamente suddiviso tra una fase REM, o sonno attivo, in cui il bambino può muoversi, e una non-REM, o sonno tranquillo, in cui il bambino è fermo. Lo swaddling aumenta la durata di quest’ultima fase a sfavore di quella REM, promuovendo un sonno più tranquillo e ristoratore.

Inoltre, può aiutare a calmare il bambino e a ridurre il rischio di risvegli notturni improvvisi, il che può essere molto utile sia per il neonato che per i genitori.

In generale, è importante seguire le raccomandazioni e le istruzioni per eseguire correttamente lo swaddling, in modo da garantire la sicurezza e il benessere del bambino.

Per approfondire: L’educazione al sonno del neonato

Può essere pericoloso?

La relazione tra swaddling e SIDS è oggetto di dibattito, ma è stato suggerito che il rischio potrebbe essere legato al fatto che il bambino, dormendo più profondamente, potrebbe essere meno allertato.

Per praticare lo swaddling in modo sicuro, è importante seguire alcune linee guida. Il bambino deve essere posto esclusivamente in posizione supina, con la testa e il collo scoperti. La fasciatura deve essere sufficientemente contenitiva da evitare che il tessuto si sposti e copra il volto del neonato, ma non troppo stretta per consentire la libertà di movimento delle anche e delle gambe. Inoltre, gli arti inferiori devono essere leggermente divaricati per evitare il rischio di displasia dell’anca.

La fasciatura dovrebbe essere fatta con tessuti leggeri, come la mussola di cotone, e il bambino non dovrebbe essere coperto con altri tessuti per evitare il surriscaldamento. La pratica deve essere evitata se il neonato sta male o ha la febbre, poiché la temperatura corporea potrebbe alzarsi ulteriormente. Inoltre, è importante fare attenzione a non stringere troppo il tessuto intorno al torace, poiché una fasciatura troppo stretta potrebbe aumentare il rischio di infezioni delle vie aeree e rendere difficile la respirazione.

Infine, sono da evitare le coperte ponderate, poiché potrebbero esercitare una pressione eccessiva sul torace del neonato e non sono quindi sicure per la pratica dello swaddling.

Swaddling: sì o no?

Se il vostro neonato presenta un comportamento irrequieto, lo swaddling potrebbe essere utile per calmare il bambino e facilitare il sonno. Tuttavia, è importante prestare attenzione alle giuste tecniche di esecuzione per garantire la sicurezza del neonato.

Prima di tutto, il bambino deve essere posto in posizione supina su un materasso rigido, preferibilmente in un ambiente fresco e ben ventilato. La tecnica di fasciatura deve essere eseguita correttamente, in modo da garantire una fasciatura contenitiva ma non troppo stretta, in modo da non limitare i movimenti dell’anca e delle gambe e di non interferire con la respirazione.

Inoltre, è importante non tenere il bambino fasciato per molte ore consecutive, in quanto potrebbe aumentare il rischio di surriscaldamento. È consigliabile utilizzare tessuti leggeri e traspiranti come la mussola di cotone per evitare il surriscaldamento e garantire una corretta regolazione della temperatura corporea.

Infine, è importante non fasciare il bambino una volta che questo mostra la capacità di rotolare, per evitare il rischio di soffocamento.

In sintesi, lo swaddling può essere una pratica utile per calmare il neonato, ma è fondamentale adottare le giuste precauzioni per garantire la sicurezza del bambino e evitare rischi per la salute.

Per approfondire: CORSO ONLINE: La gestione del sonno nei bambini – “per dormire sonni tranquilli”

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