Il terzo mese di gravidanza comincia dal primo trimestre, per essere precisi dalla fine della 8° settimana fino alla 13°. E’ proprio in questa fase che l’embrione si trasforma in un feto e il rischio di aborto si riduce considerevolmente. Nel frattempo, i cambiamenti fisiologici della donna progrediscono aumentando la percezione del nuovo stato.

Questa fase della gravidanza è sicuramente impegnativa per la neo mamma che inizia la sua trasformazione per

Questo periodo può rappresentare una fase impegnativa per il corpo della donna, che inizia la sua trasmutazione per accogliere il feto.

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Sintomatologia e disturbi vari

A livello fisiologico, questa fase della gravidanza comporta un aumento di volume dell’utero, il livello sanguigno si innalza insieme al progesterone per assicurare il prosieguo della gravidanza.

I disturbi più comuni di questo periodo sono:

  • nausea e problemi all’apparato digestivo
  • stanchezza accentuata
  • insonnia
  • fiato corto e affanno
  • rischio di epistassi e congestione nasale

In generale questo tipo di sintomatologia può essere considerata un qualcosa di soggettivo e quindi varia re di donna in donna. Inoltre, tali disturbi variano nel corso del tempo e spesso sono transitori. E’ sempre consigliabile,in ogni caso, confrontarsi con il professionista che segue la gravidanza

Il sintomo più invalidante è sicuramente quello delle nausee che sono molto accentuate durante il terzo mese di gravidanza. In particolare, durante la prima parte della giornata e a stomaco vuoto, questo sintomo essendo più accentuato può causare difficoltà ad alimentarsi .

Anche la stanchezza è uno tra i disturbi che maggiormente si avverte in questa fase e che rappresenta una normale risposta fisiologica dell’organismo per adattarsi ai cambiamenti del corpo materno e che invita ad un rallentamento dei ritmi generali di vita.

Come dicevamo sopra, ogni disturbo è soggettivo e varia da donna in donna: infatti molte di loro affermano di sentirsi energiche e di non aver notato differenze particolari rispetto alla loro situazione iniziale (prima di diventare mamme) e che hanno continuato a svolgere le loro attività quotidiane senza particolari difficoltà.

In definitiva, nonostante la presenza di numerosi disturbi che possono variare nel tempo e tra una donna e l’altra, è bene ricordare che grazie all’equilibrio dei livelli ormonali del progesterone e della Beta Hcg tutti questi disturbi tendono a diminuire fino a scomparire progressivamente.

Se questo non dovesse avvenire, è bene consultarsi con il professionista medico per adottare un’eventuale terapia farmacologica.

Il cambiamento del corpo

Durante il terzo mese di gravidanza si comincia a notare maggiormente la crescita della pancia la quale risulta particolarmente sporgente. Anche il seno aumenta considerevolemente risultando gonfio e dolorante al tatto. Sull’areola della mammella cominciano a formarsi i cosiddetti “tubercoli di Montgomery), piccoli rilievi cutanei conseguenti ad un ingrossamento delle ghiandole sebacee in grado di rilasciare un liquido con effetto protettivo.

Durante la nona settimana la donna può cominciare a notare un considerevole aumento del peso corporeo dovuto alla ritenzione idrica e ad un innalzamento dei livelli del sangue dell’organismo.

L’utero comincia man mano ad espandersi verso l’alto verso i polmoni e il cuore dando quindi una sensazione di forte pressione. In particolare, la crescita fetale, dai 2 cm arriva a 6 cm e il cervello comincia a sviluppare i due emisferi cerebarali (destro e sinistro). Il battito cardiaco comincia a percepirsi più chiaramente.

Notevoli sono anche i cambiamenti d’umore che la donna può sperimentare in questa fase ed è sempre consigliabile chiedere supporto ad un professionista se queste modificazioni corporee inducono un senso di disagio troppo forte da gestire in solitudine. Ci si può rivolgere al medico di base o anche ai consultori familiari il cui supporto psicologico spesso è gratuito.  

Gli esami del terzo mese di gravidanza

Entro la fine del primo trimestre la donna deve aver già effettuato una prima visita di controllo dove viene messa al corrente di tutte le informazioni utili per affrontare al meglio la gravidanza e avere uno stile di vita salutare. L’ecografia durante il primo trimestre è utile per per avere una cornice temporale corretta della gravidanza e poter “prevedere” la data presunta del parto oltre che per programmare i vari esami in base allo specifico caso.

Nel dettaglio ,per avere un quadro chiaro di quello che bisogna fare entro il primo trimestre della gravidanza, elenchiamo alcuni controlli di fondamentale importanza da tenere bene a mente:

  • prima visita con l’ostetrica
  • ecografia per avere una panoramica delle settimane gestazionali e poter quindi stabilire un’eventuale data del parto
  • esami completi del sangue e delle urine
  • test Hiv e Hpv (pap test)

Durante la decima settimana è possibile eseguire il test del dna fetale attraverso un esame del sangue per la diagnosi prenatale. Questo tipo di test è facoltativo e a pagamento.

E’ sempre consigliabile, a partire dalla unidcesima settimana, effettuare l’ecografia per la translucenza nucale utile a valutare il rischio di cromosomopatie .

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