Nell’ultimo articolo abbiamo citato le premesse scientifiche e la filosofia che c’è dietro questo metodo. Qui di seguito invece vedremo l’applicazione delle varie tecniche di Hypnobirthing, durante le fasi della gravidanza.
“Be the baby” e le altre tecniche di Hypnobirthing
- Be the baby è un esercizio in cui i genitori sono invitati a immedesimarsi nel bambino e analizzare con l’aiuto di alcune domande. Sono guidati dalla voce dell’educatore, il contesto in cui la gravidanza si sta sviluppando.
- Birth Rehersal, è un audio di rilassamento guidato per favorire il bonding di tutti i componenti della famiglia: il papà porta le mani sulla pancia della mamma. In seguito entrambi sono guidati dall’educatore a visualizzare e parlare col bambino.
- Calm Breathing è un’altra delle tecniche di respirazione che consiste nell’inspirare contando quattro tempi, fare una breve pausa, e espirare contando otto tempi. E’ praticata prima di ogni rilassamento ed è la prima tecnica che le mamme imparano.
Infatti è una respirazione che le accompagnerà durante tutto il percorso e anche in travaglio, nell’intervallo fra un’onda e l’altra. E’ però consigliata anche dopo il parto, nei momenti di stanchezza o stress, mentre si allatta o durante le notti insonni.
Le due tecniche di Hypnobirthing introdotte a metà del percorso sono: Surge Breathing e Birth Breathing.
La Surge Breathing, è un tipo di respirazione per le contrazioni, consiste in una veloce inspirazione in venti tempi, e in una lenta espirazione in venti tempi.
Ovviamente va esercitata perché inizialmente il conto è minore. Si visualizza un pallone di colore rosso che si gonfia e si sgonfia mentre si respira, e l’utero come un coppa che contiene il nostro bambino.
La respirazione per il parto, Birth Breathing anche nota come J-breathing, aiuta con una visualizzazione del canale della nascita per spiegare alla mamma il percorso che seguirà il bambino. Perciò indurre il respiro quel percorso, formando appunto una “J”, partendo dalla gola, scendendo lungo la schiena, nella pancia, attraverso l’osso sacro e “uscendo” dall’apertura vaginale.
Questa respirazione può essere praticata anche quando si sta in bagno, dato che i movimenti intestinali sono in parte simili alla sensazione espulsiva che si proverà durante il parto.
Per la nascita poi ci sono altre due specifiche meditazioni con visualizzazioni:
- la Ultimate Depth, tradotto letteralmente: profondità finale;
- il Balloon Release, che si usa in caso il travaglio sia in stallo.
Altri elementi fondamentali del programma
Oltre alle tecniche di Hypnobirthing vere e proprie, non possiamo dimenticare la presenza di altri elementi.
Le affermazioni positive, devono essere praticate dall’inizio del corso, sia in audio che lette, su base quotidiana e contengono frasi positive, che la mamma può riadattare secondo la propria inclinazione.
La meditazione dell’arcobaleno, è la tecnica più importante, in cui con una visualizzazione guidata, la mamma è immersa in un meraviglioso scenario bucolico e “messa davanti” a un arcobaleno. La gestante si lascia avvolgere da una calda nebbia dei colori dell’arcobaleno che le dona benessere.
Il fine di questo rilassamento, che va praticato quotidianamente, è che verso la fine del corso è scelto un particolare colore. Non appena la mamma sentirà il nome del colore, le sarà più semplice rilassarsi immaginando la scena.
Infine ci sono moltissime altre tecniche usate per il rilassamento progressivo, che usano numeri, o lettere per raggiungere le varie parti del corpo, e che praticate ripetutamente diventano quasi istantanee.
L’importanza delle visualizzazioni
Perché le tecniche di Hypnobirthing funzionino è indispensabile imparare a “visualizzare”. Si inizia col guardare i video delle nascite in classe, si continua col visualizzare l’utero che si apre come un fiore. Per esercitarsi si stringono in mano dei nastri di raso, immaginando l’utero soffice come un tessuto mentre si dilata. Verso la fine della gravidanza si aggiunge la visualizzazione del bambino in perfetta posizione per la nascita.
Ci sono alcune meditazioni da svolgere anche col partner che guida la mamma, e i papà hanno delle affermazioni da praticare quotidianamente.
Si possono organizzare sedute di ipnosi “extra” per aiutare la mamma a rilassarsi, se il bambino è podalico, o se non è in perfetta posizione per la nascita.
Inoltre ci sono alcune meditazioni per situazioni specifiche, come la necessità di un’induzione o di un cesareo programmato, la “rimozione” delle paure legate al parto o ad altre situazioni personali di tipo relazionali od economiche.
Per il periodo del puerperio, anche detto Quarto Trimestre, c’è tutto un set di meditazioni che riguardano l’allattamento, il bonding e il riposo.
Ogni tecnica proposta si rifà alle leggi della Teoria della Mente ed ha la propria ragione di esistere. Ovviamente, soprattutto nelle classi private con una sola coppia, l’adattamento dei contenuti è fondamentale. Mentre in una classe eterogenea è consigliabile scorrere tutto il programma e se emergono bisogni specifici, magari affrontarli in sessioni singole con le coppie interessate.
di Russo Valentina