Hypnobirthing storia e premesse scientifiche

Marie “Mickey” Mongan, la donna dietro la filosofia dell’Hypnobirthing, è nata in America nel 1933 e ha dato alla luce 4 figli.
Dopo aver incontrato sul suo cammino il lavoro del dott. Grantly Dick-Read ed aver sentito che l’idea di parto naturale che lui proponeva, capì che era quello che aveva sempre desiderato.
Nel 1959, riuscì a dare alla luce il suo terzo figlio, e successivamente l’ultima Maura, senza anestesia e utilizzando le tecniche che aveva studiato per anni, conducendosi in uno stato di rilassamento profondo.

Fu quando a sua volta Maura restò incinta, che Mickey iniziò ad insegnare le sue “tecniche”.

Hypnobirthing nascita di una filosofia

Marie cominciò prima con un gruppo di amiche e da lì con il passaparola a diventare una vera e propria filosofia conosciuta a livello internazionale. In effetti, più che un metodo è uno stile di vita: si rivolge a tutte quelle famiglie che credono fermamente che dare alla luce in modo calmo, naturale e amorevole abbia un impatto sul mondo.

Dagli anni ’80, periodo in cui è nato l‘Hypnobirthing, sono passati ormai più di 40 anni, e le educatrici formate con questo metodo hanno assistito migliaia di famiglie nel loro percorso di nascita, in tantissimi paesi.

Le premesse scientifiche

Come accennato in un precedente articolo, l’Hypnobirthing si rifà alle tecniche di ipnosi e più precisamente di auto-ipnosi. La “spiegazione” scientifica dell’efficacia di queste tecniche è da ricercarsi nelle scoperte in neuroscienze sul legame fra corpo e mente, e nella cosiddetta “Teoria della mente”. La andiamo a esaminare nel dettaglio perché è la base del lavoro che si fa nei laboratori HBCE: Hypnobirthing Chilbirth Education.

Questa teoria parte dall’assunto che per ogni suggestione, pensiero o emozione che proviamo nella nostra mente, esiste un responso fisiologico e chimico nel corpo. Il corpo segue gli input della mente, come se fosse un robot (Body is a Robot theory – Dr. Al Krazner).
Quello che proviamo nel corpo è determinato dalla nostra mente, quindi quello che la mente accetta o percepisce come reale, diventa reale anche per il corpo-robot. La nostra mente non ha possibilità di agire, per questo manda messaggi al corpo determinando un’azione o una risposta fisiologica.
Questa è la “legge” dell’Associazione Psico-Fisica.

Utilizzare la conoscenza di questo funzionamento a nostro favore, più che a nostro sfavore, è essenziale durante la nascita e il parto. Se la mente indugia in immagini negative, il corpo entra involontariamente in una modalità di difesa, e la risposta fisiologica si traduce nell’antitesi al parto naturale: la tensione fisica. Con la pratica dei rilassamenti le mamme possono acquisire la capacità di portarsi in uno stato di armonia psico-fisica in modo che i pensieri e le immagini usate durante la pratica a casa, diventino quelle che al parto condizioneranno la mamma in quello stato di benessere e calma, e che favoriranno la produzione di quei neuropeptidi del “benessere”.

La “legge” della ripetizione

Un’altra “legge” da tenere in conto per capire meglio la filosofia e le premesse Hypnobirthing è quella della Ripetizione: un singolo pensiero, espresso mentalmente o a voce alta e ripetuto con intenzione, si imprime nella mente fino a condizionarla e accettarlo come reale. Ecco il motivo per cui parte fondamentale del programma sono le Affermazioni Positive, e la pratica quotidiana dei rilassamenti, per favorire questo imprinting nella mente inconscia.

Poi c’è il concetto di Attrazione, che semplicemente ci dice che ciò su cui poniamo attenzione in termini di pensieri si trasforma nella nostra realtà. I pensieri, anche silenti, hanno energia che si trasforma in azione. Non importa se sei la persona che ascolta o che viene ascoltata, il suono e la vibrazione di ciò che viene detto causa una risposta emozionale nella mente che a sua volta causa una risposta fisiologica e chimica nel corpo. Se ripetuta nel tempo la frequenza di quella risposta diviene parte del sistema di credenze, rinforzandosi ogni qual volta arriva uno stimolo simile.
Ecco perché in Hypnobirthing si invitano le famiglie a modificare il linguaggio, usando termini più gentili e che evocano sensazioni più dolci di quelli della terminologia medica.

La “legge” della motivazione

La legge della Motivazione, ci dice che ciò che desideriamo e su cui siamo motivati, qualsiasi cosa sia,  diventa possibile e realizzabile, è un altro dei presupposti fondamentali. La forza della motivazione è visibile nel lavoro degli atleti e degli sportivi, che benché infortunati o sottoposti a grandissimi stress fisici, finiscono le gare guidati dalla sola forza della motivazione, lasciando prendere il controllo alla mente più che alle sensazioni corporee.

Attualmente la percezione di quanto la potenza della mente sia effettivamente presente nell’influenzare il corpo diventa sempre più condivisa e porta consapevolezza sul nostro potenziale inespresso. Per questo quando una mamma in stato di rilassamento visualizza la nascita che desidera, questo ha un potere di condizionamento immenso, supportato dalla motivazione che ogni donna custodisce rispetto alla propria esperienza di parto.

In quest’ottica le tecniche e i concetti dell’Hypnobirthing si liberano dall’alone Hippie che un pò li accompagna. Dietro questa filosofia ci sono basi scientifiche che diventano sempre più evidenti e condivise.

di Russo Valentina

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