La nausea in gravidanza, un sintomo che affligge frequentemente le donne in attesa, ha da sempre suscitato interesse tra gli esperti. Recentemente, uno studio pubblicato su Nature ha identificato un possibile colpevole di questo disturbo: l’ormone fetale GDF15. Questa scoperta promette nuovi trattamenti più mirati ed efficaci, aprendo scenari promettenti nella gestione della nausea durante la gravidanza.
La nausea gravidica
La nausea in gravidanza, comunemente nota come “nausea mattutina” anche se può verificarsi in qualsiasi momento della giornata, è un sintomo comune che molte donne sperimentano durante la gestazione. Questo disagio può variare notevolmente da donna a donna, sia in termini di gravità che di durata.
Cause della nausea gravidica
Le cause esatte della nausea in gravidanza non sono del tutto chiare, ma si pensa che siano influenzate da diversi fattori, tra cui:
– Cambiamenti ormonali: aumenti significativi di ormoni come l’ormone gonadotropina corionica umana (hCG) e gli estrogeni durante la gravidanza possono contribuire alla comparsa della nausea.
– Ipersensibilità olfattiva e gustativa: le donne incinte spesso sviluppano una sensibilità più acuta agli odori e ai sapori, il che può aumentare la sensazione di nausea.
– Stress emotivo e fattori psicologici: l’ansia o lo stress possono peggiorare la nausea durante la gravidanza.
Quando si verifica la nausea gravidica
Solitamente, la nausea inizia intorno alle prime settimane di gravidanza, spesso nel primo trimestre. Tende a diminuire verso la fine del primo trimestre o all’inizio del secondo. Tuttavia, alcune donne possono sperimentarla per un periodo più lungo, e in alcuni casi, può persistere per tutta la gravidanza.
Intensità della nausea gravidica
La nausea in gravidanza varia da lieve a severa. La maggior parte delle donne riesce a gestirla con piccoli accorgimenti, come mangiare frequentemente ma in piccole quantità, evitare cibi grassi o forti odori che possono scatenare la nausea e utilizzare rimedi naturali come zenzero o tisane rilassanti. Tuttavia, in alcuni casi, questo disturbo può essere così intenso da interferire con la normale alimentazione e idratazione della donna incinta. Quando diventa estremamente grave, viene definita iperemesi gravidica, una condizione che richiede spesso cure mediche e può comportare la necessità di un ricovero in ospedale per trattamento e supporto.
Gestione della nausea gravidica
Esistono diverse strategie e suggerimenti per gestire la nausea in gravidanza, tra cui:
- Mangiare frequentemente piccoli pasti leggeri durante il giorno per evitare il digiuno prolungato.
- Evitare cibi grassi, piccanti o con odori forti.
- Sperimentare con rimedi naturali come il consumo di zenzero o tisane a base di erbe rilassanti.
- Mantenere una buona idratazione bevendo piccole quantità di acqua o bevande elettrolitiche.
Se la nausea diventa così grave da interferire con la capacità di nutrirsi e idratarsi adeguatamente, è fondamentale consultare un medico per valutare le migliori opzioni di trattamento.
Questo disturbo, sebbene possa essere estremamente scomodo, è spesso considerato una parte normale del processo di gestazione e nella maggior parte dei casi non comporta rischi significativi per la salute della madre o del bambino. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un professionista sanitario per ricevere consigli personalizzati e supporto durante questo periodo.
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La nausea in gravidanza e il legame con l’ormone GDF15
La nausea in gravidanza è stata a lungo considerata un evento comune, colpendo oltre il 70% delle donne in particolare nel primo trimestre. Tuttavia, fino a poco tempo fa, le sue cause erano oggetto di speculazioni. Gli studi si erano concentrati su due geni, GDF15 e IGFBP7, il primo associato alla produzione dell’ormone GDF15. Un recente studio dell’Università di Cambridge ha finalmente svelato che l’ormone prodotto dal feto, il GDF15, potrebbe essere la causa principale della nausea in gravidanza. Questa ricerca, pubblicata su Nature, non solo identifica la causa, ma suggerisce anche potenziali approcci preventivi per alleviare i sintomi.
Il ruolo dell’ormone GDF15 e le sue implicazioni
Scienziati dell’Università della Pennsylvania, dell’Università di Cambridge e di istituti in Sri Lanka hanno approfondito il ruolo dell’ormone GDF15 durante la gravidanza. L’elevato livello di GDF15 è stato associato a nausea e vomito intensi, soprattutto nelle donne con livelli bassi di questo ormone prima della gravidanza. Questo ormone, coinvolto nella crescita delle cellule fetali, è anche responsabile delle risposte dell’organismo alle infiammazioni, delle avversioni alimentari e della protezione da sostanze tossiche. L’aumento significativo di GDF15 nei primi mesi di gravidanza può condurre non solo alla nausea ma, in alcuni casi, all’iperemesi gravidica, una condizione più grave.
Prospettive future nel trattamento dell’iperemesi gravidica
Le ricerche indicano che l’esposizione preventiva al GDF15 o la regolazione dei suoi livelli prima della gravidanza potrebbero ridurre il rischio di nausea grave e iperemesi gravidica. Gli esperimenti condotti su topi hanno evidenziato che la pre-esposizione a questo ormone può diminuire la sensibilità ad esso. Inoltre, lo studio ha rivelato che varianti genetiche legate a livelli ridotti di GDF15 sono associate a un aumento del rischio di iperemesi gravidica. Queste scoperte promettenti offrono nuove prospettive per lo sviluppo di terapie preventive e trattamenti più efficaci per le donne più vulnerabili a questo disturbo.
Approcci terapeutici ed implicazioni della ricerca
Gli scienziati, oltre a valutare l’esposizione preventiva e la regolazione dei livelli di GDF15, propongono lo sviluppo di un recettore specifico per alleviare i sintomi. Queste scoperte non solo aprono nuove possibilità terapeutiche ma sottolineano l’importanza di una ricerca accurata e multidisciplinare per affrontare un disturbo comune, spesso trascurato in termini di salute della donna in gravidanza.
a cura di Jessica Mariani
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