Sono diversi gli studi che dimostrano come non sia mai troppo presto cominciare a praticare la lettura. Purtroppo, nel mondo moderno, i bambini
subiscono in età sempre più precoce condizionamenti pervasivi da parte dei media elettronici. E tali condizionamenti operano, come è ormai noto, in direzione opposta alla lettura.
– Rita Valentino Merletti, Leggere ad alta voce.
Praticare la lettura prima della nascita
È importante far nascere nei bambini, fin dalla primissima infanzia, il desiderio di leggere e di ascoltare, quindi dare a questa pratica una valenza affettiva forte e presente. Sappiamo inoltre quanto siano importanti le esperienze che i piccoli vivono in questo periodo, per il loro sviluppo fisico, cognitivo, emotivo e relazionale. Quindi inserire la pratica della lettura ancora prima della nascita del piccolo porta dei benefici a tutti i soggetti coinvolti, perché permette anche una preziosa interazione con l’adulto.
La passione per la lettura inizia tra le mura domestiche. Le parole lette e dette ad un neonato diventano un gioco di interazione con un valore fortissimo, accendono il desiderio di comunicare che associato ai libri diventa insaziabile, per tutta la vita. Leggere non significa solo ripetere ad alta voce le parole scritte in un libro ma anche interagire con quest’ultimo per costruire dei significati, confrontandoli con le esperienze di vita.
L’importanza della lettura nello sviluppo del del bambino è approfondito in alcuni corsi online disponibili sulla piattaforma igeacps.it. In particolare, suggeriamo il seminario gratuito online Come favorire lo sviluppo del linguaggio nei primi 3 anni di vita del bambino.
Il libro come mezzo
Nella primissima infanzia la lettura permette al piccolo di scoprire la realtà utilizzando il libro come mezzo e può diventare una fonte di sapere legata al desiderio di stare con la persona che legge.
Perché la lettura sia un’esperienza positiva è importante che il lettore sia motivato, che non lo faccia tanto per fare ma che ci creda veramente, per aiutare alla creazione di uno stato affettivo positivo, generando piacere. La lettura permette una bellissima esperienza emozionale e cognitiva e sottolineiamo come l’emozione e l’interazione siano fondamentali per tutte le esperienze soggettive dell’essere umano.
Perché leggere ai bambini
La lettura è un aspetto importante dell’infanzia. Tramite il libro, la lettura e la narrazione, si può arricchire la vita dei bambini, fin da quando vengono al mondo, ed è infatti importante e possibile iniziare prestissimo.
– Rita Valentino Merletti e Luigi Paladin, Libro fammi grande: leggere nell’infanzia.
Per iniziare a praticare la lettura è importante creare un ambiente familiare, ancor prima che scolastico.
Qualsiasi relazione ha un suo senso se avviene tra due o più persone e qualsiasi relazione educativa presuppone uno scambio tra chi educa e chi è educato, posti sul piano del viaggio. Allora adulto e bambino vivono insieme un’avventura, solo che uno ha la saccoccia un po’ più ricca di ricordi ed esperienze, quindi ha la responsabilità del dono verso l’altro. Bisogna prendere per mano il bambino e accompagnarlo al piacere di leggere. Chi racconta deve mostrare trasporto nel raccontare, altrimenti non troverà mai il linguaggio giusto, i codici adatti e verrà presto abbandonato dall’attenzione del bambino.
Ma come fanno i neonati a capire?
La relazione empatica non si alimenta solo di parole ma anche di gesti, di sguardi e di suoni. Il neonato non capirà esattamente tutte le parole di ciò che stiamo leggendo ma gli basta che il tono della voce sia adeguato, che l’ambiente sia adatto, che l’atmosfera sia accattivante, per permettergli di interagire con l’adulto. A volte basta lo sguardo presente della madre, del padre o di chi si sta relazionando con lui attraverso il libro, perché il gioco e la magia abbiano inizio.
Prima di leggere con la mente si impara a leggere con tutto il corpo. Cosa fanno i bambini piccoli che ancora gattonano e si ficcano in bocca tutto quello che riescono ad acciuffare, succhiando con aria assorta? Che cosa stanno facendo? Stanno leggendo. Ed è così che leggono tutto ciò che li circonda, compresi i libri. Leggono prima di tutto con la bocca, poi con le mani che afferrano ed esplorano, con il naso che annusa e con gli occhi che riconoscono immagini e stabiliscono analogie.
– Loredana Farina, Il libro – gioco: un po’ mestiere un po’ passione
Per questo è importante lasciare che il bambino manipoli, osservi, assaggi ed entri in relazione con il libro, fin dalla primissima infanzia.
di Chiara Carpenedo