Per iniziare a leggere con i bambini non c’è uno schema fisso. Tutto dipende dal bambino stesso e da quanto i genitori considerano la lettura come uno strumento valido per accompagnarlo nella sua crescita. Si possono proporre i libri già durante la gestazione, in questa fase il bambino naturalmente non potrà leggere ma è in grado di ascoltare, ormai sappiamo quanto la voce della madre abbia la capacità di calmare e rassicurare il piccolo.
Leggere in gravidanza
Vari studi hanno dimostrato quanto il feto abbia capacità di memorizzare nella vita uterina. Già solo il battito cardiaco ha la capacità di calmare e addormentare il neonato.
Durante la gestazione il piccolo è in grado di riconoscere musiche, favole, memorizza sapori e odori ed è in grado di riconoscere anche la voce del papà. È quindi molto importante integrare la lettura in questa fase per creare un legame significativo con il bambino. Se tutto questo viene fatto in un clima tranquillo, l’investimento affettivo porterà dei benefici a tutte le persone coinvolte: bambino e genitori.
Leggere con i bambini prima della nanna
Creare un rituale prima dell’addormentamento, che coinvolga le figure di riferimento e che, oltre a rafforzare il legame, consenta l’educazione al piacere di ascoltare e leggere è importante. È dimostrato da diversi studi, come lo sviluppo del linguaggio sia influenzato dal rapporto positivo e precoce con i libri, quindi dall’esperienze che i bambini hanno avuto con la lettura prima di imparare a leggere e a scrivere.
Naturalmente questa non deve essere un’imposizione, ogni famiglia mette in atto diversi rituali per l’addormentamento. Qui si vuole solo informare sui benefici che la lettura porta ai bambini e agli adulti, e di quanto possa essere positiva se inserita nella routine del piccolo, perché aiuta al rilassamento prima della nanna.
È bene anche i genitori mettano a disposizione dei libretti che i piccoli possono prendere da soli. Questo perché? Perché solo se possono toccare con mano questo oggetto, e solo se possono conoscerlo attraverso i sensi riusciranno ad appassionarsi e darne il valore corretto.
Come scegliere il libro
La scelta del libro deve essere pensata e proposta in maniera differente in base all’età del bambino e ai suoi interessi. Per iniziare meglio scegliere storie composte da frasi molto brevi, a volte in alcuni troviamo solo parole o suoni, che permettono la comprensione e l’interazione con i più piccini.
Ci sono i libri tattili per neonati che permettono al bambino non solo di manipolarli ma anche di fare delle esperienze sensoriali utili per il suo sviluppo. Ricordiamo che i primi anni di vita del bambino sono fondamentali per l’apprendimento grazie alla plasticità che li caratterizza.
Il poter toccare, esplorare e manipolare i libri, se sono proposti anche come rituale dal genitore, saranno un mezzo per richiamare nella mente del bambino il ricordo di quelle esperienze di condivisione e affetto fatte con l’adulto.
Inoltre ci sono libri per l’infanzia che affrontano temi differenti quindi possono aiutare il bambino quando è più grande, ad affrontare alcune fasi della vita, come per esempio l’arrivo di un fratellino, l’uso del vasino o la dismessa del ciuccio.
Leggere con i bambini non è mai tempo sprecato
Negli ultimi decenni l’attenzione all’infanzia ha acquistato un valore sempre più importante, soprattutto perché ci si è resi conto che la società è cambiata e il sostegno familiare non è più presente come prima. La vita è sempre più rapida e l’aiuto è sempre minore, questo si può risentire all’interno delle famiglie e di conseguenza anche nei legami che si creano all’interno di esse.
Il tempo dedicato alla lettura con il figlio non è mai buttato via. Anzi, come detto oltre a rafforzare il loro legame, è importante anche per far avvicinare il mondo adulto a quello del bambino. Sembrano distanti ma in realtà grazie libro si fondono in un tutt’uno.
L’intimità che si crea tra un adulto e un bambino che leggono insieme, se non si smette troppo presto di farlo, dura nel ricordo tutta la vita. Spesso costituisce il migliore di tutti i ricordi.
Rita Valentino Merletti, Leggere ad alta voce
Per leggere con i bambini bisogna esserci nel qui e ora: è importante che lo riconoscano come un momento dove si interagisce tramite questo strumento magico. I tempi non devono essere né lunghi né corti, è il genitore che deve decifrare il bisogno del figlio. Questo perché altrimenti c’è il rischio di annoiarlo, senza permettergli di coltivare il desiderio di questo momento insieme.
Come leggere ai bambini
È importante leggere con passione e avere la pazienza di farlo, non sempre il bambino sarà interessato alla storia che si sta leggendo, ma anche se succede non bisogna arrendersi. L’attenzione e l’interesse arriveranno con il tempo. Non sarebbe però opportuno continuare a leggere un libro che proprio non attira l’attenzione del piccolo, ma piuttosto rileggete la stessa storia più volte se questa suscita l’interesse.
La lettura ad alta voce e l’attenzione non sono sempre immediate, c’è bisogno di esercizio continuo e ci sono delle strategie che si possono apprendere per attirare l’attenzione dei bambini. Importantissimo sarà il linguaggio non verbale cioè la postura del corpo. Sappiamo quanto il contatto pelle a pelle sia importante per il bambino, soprattutto se molto piccolo, per questo è consigliabile proporgli la lettura tenendolo in braccio.
Ricordiamo infine che lo sguardo del lettore è molto più importante delle parole che si dicono. Guardate il vostro bambino mentre leggete, potrete anche accorgervi dei preziosi segnali che vi manderà.
di Chiara Carpenedo