Il sonno è un’attività fondamentale per lo sviluppo dei neonati e dei bambini, eppure il sonno dei neonati non è sempre facile da gestire per i genitori. Infatti, i piccoli fino ai primi mesi di vita presentano un ritmo sonno-veglia frammentario e imprevedibile, che può causare notevoli disagi sia per il bambino che per il resto della famiglia.

Uno dei metodi più comuni per facilitare il sonno dei neonati è quello di utilizzare un orsacchiotto come compagno di nanna. Questo accessorio ha dimostrato di avere un effetto calmante sui bambini e di aiutarli a dormire meglio. Ma qual è il motivo dietro questo effetto rilassante?

Innanzitutto, va sottolineato che l’orsacchiotto rappresenta un oggetto familiare e rassicurante per il bambino. La vista, il tatto e l’olfatto del bambino si sviluppano molto presto, e l’orsacchiotto può diventare un punto di riferimento sensoriale per il piccolo. Inoltre, l’orsacchiotto può fornire una sensazione tattile piacevole, che aiuta il bambino a sentirsi al sicuro e protetto.

Inoltre, l’orsacchiotto può avere un effetto calmante sul sistema nervoso del bambino. Tenere l’orsacchiotto vicino al viso del bambino può fornire una stimolazione tattile e olfattiva, che può aiutare il bambino a rilassarsi e a sentirsi più tranquillo. Questo può contribuire a ridurre l’ansia da separazione, un’emozione comune nei neonati e nei bambini piccoli.

Per approfondire: L’educazione al sonno del neonato

Oggetti transizionali

La scelta del bambino di avere un orsacchiotto come compagno di nanna è strettamente connessa alla sua sfera psicologica e alle sue esigenze emotive. Infatti, il bambino ha bisogno di avere intorno figure di riferimento e oggetti familiari per sentirsi al sicuro e protetto, soprattutto di notte quando la presenza dei genitori potrebbe non essere costante.

Gli psicologi definiscono l’orsacchiotto come un “oggetto transazionale”, ovvero un oggetto che il bambino utilizza come supporto emotivo per affrontare la paura dell’abbandono. Questo è particolarmente vero intorno ai 4-5 mesi di età, quando il bambino sta sviluppando la consapevolezza della sua separazione dalla madre e dell’ambiente circostante.

In questo senso, il bambino tiene con sé l’orsacchiotto soprattutto in momenti che vive come stressanti o potenzialmente generatori di paura e ansia. La presenza del peluche lo aiuta a esorcizzare le sue paure e a ritrovare la serenità.

Inoltre, il legame del bambino con l’orsacchiotto rappresenta la sua prima forma di indipendenza. Il peluche diventa un surrogato dei genitori e abitua il piccolo a essere in qualche modo autonomo dalle figure genitoriali.

Per questo motivo, è importante che i genitori rispettino la scelta del bambino di avere un orsacchiotto come compagno di nanna e che gli garantiscano la possibilità di avere sempre il suo amico di stoffa a disposizione quando ne sente il bisogno. L’orsacchiotto rappresenta infatti un rituale importante per il bambino, che lo aiuta a sentirsi sicuro e protetto durante la notte e a sviluppare gradualmente la sua indipendenza emotiva.

Per approfondire: L’attaccamento alla madre e all’oggetto transizionale: relazioni fondamentali per la crescita del bambino

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