Il granuloma ombelicale è una minuta massa di tessuto rosso o rosa che può formarsi nell’area circostante l’ombelico del neonato a seguito di complicazioni nella guarigione del moncone ombelicale. Ma come possiamo riconoscerlo e trattarlo? E quali rischi può comportare per la salute del bambino?

Granuloma ombelicale: cos’è e come affrontarlo

Il granuloma ombelicale rappresenta una complicanza nella guarigione del moncone ombelicale, la parte residua del cordone ombelicale che rimane dopo il clampaggio alla nascita. In genere, questo moncone si asciuga e si stacca completamente entro 10-14 giorni, lasciando dietro di sé solo la cicatrice ombelicale.

Mantenere pulito il moncone e l’area circostante è fondamentale per prevenire eventuali infezioni. In questo articolo esploreremo i modi per evitare questa eventualità e, nel caso si verifichi, come riconoscere il granuloma ombelicale e quali sono i trattamenti più efficaci per affrontarlo.

Definizione

Il granuloma ombelicale rappresenta una condizione in cui si forma una piccola massa di tessuto rosso o rosa nell’area circostante all’ombelico. Dopo il clampaggio del cordone ombelicale, il moncone dovrebbe seccarsi e cadere entro due settimane, con la cicatrizzazione dell’area circostante. Tuttavia, in alcuni casi, si verifica un’eccessiva formazione di tessuto cicatriziale che porta alla formazione del granuloma ombelicale. Questo problema colpisce circa un neonato su 500 ed è la complicanza più comune legata alla guarigione del moncone ombelicale. La quantità di secrezioni di liquido o sangue è determinata dall’entità dell’infiammazione.

Per identificare il granuloma ombelicale, sono da considerare le seguenti caratteristiche:

Dimensioni: Di solito, il granuloma è di piccole dimensioni, con un diametro inferiore a un centimetro. Tuttavia, possono verificarsi anche protuberanze più grandi dovute a un eccesso di tessuto cicatriziale.

Colore: Il colore tipico è rosso o rosa intenso, ma può variare a seconda del grado di infiammazione nell’area circostante all’ombelico.

Consistenza: Il tessuto può presentare una consistenza molle o tenera al tatto.

Aspetto: Può apparire umido, bagnato o viscido a causa della secrezione di liquido dall’area infiammata.

Secrezione di Liquido: Il liquido secreto può essere trasparente o di colore sangue, a seconda dell’intensità dell’infiammazione.

Questi sono i segni da valutare e, se necessario, da riportare al pediatra per una corretta diagnosi e trattamento del granuloma ombelicale.

Le cause del granuloma

Il granuloma ombelicale può manifestarsi per diverse ragioni, spesso legate alla gestione inadeguata del moncone ombelicale e alla predisposizione individuale del neonato. Esaminiamo le principali cause e le relative misure preventive:

Manipolazione Impropria del Moncone Ombelicale: Un’errata cura del moncone, come la pulizia insufficiente o l’uso di indumenti stretti e poco traspiranti, può favorire la formazione del granuloma. È importante evitare prodotti non adatti e l’eccessiva pulizia, in quanto possono irritare l’area e creare un ambiente favorevole alle infezioni.

Infezioni: Le infezioni batteriche e fungine nell’area ombelicale possono interferire con il processo di guarigione e contribuire alla formazione del granuloma. È fondamentale mantenere pulita l’area e prestare particolare attenzione all’igiene per prevenire il rischio di infezioni.

Predisposizione Individuale: Alcuni neonati possono essere più suscettibili alla formazione del granuloma a causa di fattori genetici o ambientali. Sebbene non ci siano molti studi in merito, si ipotizza che un deficit immunitario possa aumentare la predisposizione alle infezioni.

Per prevenire la comparsa del granuloma ombelicale, è importante seguire alcune norme igieniche essenziali, come lavarsi sempre le mani con acqua e sapone, evitare l’immersione del neonato in acqua e mantenere pulita l’area intorno al moncone. L’uso di estratti di arnica montana potrebbe favorire la cicatrizzazione e ridurre le complicanze legate al granuloma, ma è importante consultare il pediatra prima di utilizzare qualsiasi trattamento.

Linee guida per la prevenzione

Il trattamento del granuloma ombelicale può variare in base alla gravità del caso, ma è spesso gestibile anche a casa con le giuste precauzioni e, talvolta, può richiedere interventi specifici in ospedale, sempre dopo una valutazione del pediatra. Ecco un’analisi delle opzioni terapeutiche disponibili:

Cure Conservatrici: Nelle fasi iniziali, mantenere l’area pulita e asciutta può favorire la guarigione naturale. Evitare di manipolare il granuloma e assicurarsi che l’ombelico sia ben aerato può aiutare a prevenire irritazioni e promuovere il recupero.

Trattamenti Medico-Chirurgici: Uno dei metodi più efficaci è l’applicazione di una matita caustica a base di nitrato d’argento al 75%. Questo trattamento, eseguito dal pediatra in ospedale o in ambulatorio, è indolore ed efficace già dopo poche sedute.

Trattamenti Domiciliari: Un metodo semplice ed efficace è l’uso di sale da cucina, applicato sotto forma di impacchi sulla base della cicatrice. È importante consultare il pediatra per istruzioni dettagliate sull’applicazione.

Polveri e Legature: Altri trattamenti possibili includono l’applicazione di preparati a base di zucchero salicilato o la legatura del granuloma con un filo di seta. Queste opzioni possono essere prescritte dal medico e offrono risultati positivi nella riduzione dei tempi di guarigione.

È importante prestare attenzione ai seguenti segnali di allarme: granuloma grave o persistente nonostante le cure iniziali, presenza di sangue o liquido nella zona, febbre, gonfiore o dolore. In questi casi, potrebbe essere necessario un trattamento antibiotico per evitare complicazioni gravi.

Nei casi più complessi, l’asportazione chirurgica del moncone può essere considerata come soluzione definitiva. Tuttavia, è importante consultare sempre il pediatra per valutare la migliore opzione terapeutica e garantire una guarigione completa e sicura.

Anche se è impossibile evitare completamente il rischio di granuloma ombelicale, è importante rimanere vigili e consultare il pediatra per qualsiasi dubbio o cambiamento nell’aspetto o nella condizione dell’ombelico del neonato.

Bibliografia

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