gravidanza

Durante la gravidanza, il corpo femminile attraversa numerosi cambiamenti, tra cui le modificazioni nell’apparato cardiocircolatorio e nei componenti del sangue. Un aspetto importante da considerare riguarda i globuli bianchi, o leucociti, il cui aumento fisiologico è comune durante la gestazione. Tuttavia, valori al di fuori di un range specifico potrebbero richiedere ulteriori valutazioni e indagini mediche.

Cosa sono i leucociti?

I leucociti, comunemente noti come “globuli bianchi”, sono cellule prodotte dal midollo osseo, essenziali per il sistema immunitario. Queste cellule svolgono un ruolo cruciale nel sistema immunitario, difendendo l’organismo da infezioni, patogeni e sostanze estranee. Nell’emocromo, vengono rilevati vari tipi di globuli bianchi, come neutrofili, monociti e linfociti, ognuno con un ruolo specifico nella difesa dell’organismo.

Leucociti alti in gravidanza: le cause

In gravidanza si verificano diverse modificazioni fisiologiche nell’organismo femminile, comprese le variazioni nella composizione del sangue. In questo periodo, i leucociti possono raggiungere valori compresi tra 10.000 e 15.000 per mm3, principalmente a causa dell’aumento dei neutrofili dovuto allo stress fisico dell’organismo. Questo aumento è considerato fisiologico e si verifica poiché la quantità di sangue nel corpo della donna aumenta durante la gestazione. Sebbene alcune categorie di globuli bianchi non subiscano modifiche significative, valori al di sopra di questo range possono essere indicativi di infezioni, infiammazioni o altre patologie.

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Globuli alti in gravidanza: i sintomi

Di solito, l’aumento dei globuli bianchi durante la gravidanza è  fisiologico e non è accompagnato da sintomi evidenti, a meno che non sia presente un’infezione o un’infiammazione. Tuttavia, se i valori superano determinati limiti o se sono accompagnati da sintomi anomali, è consigliabile consultare un professionista sanitario per valutare ulteriormente la situazione e determinare se sia necessario ulteriori indagini o trattamenti.

Quando preoccuparsi?

Nel corso della gestazione, è consigliabile prestare attenzione se i valori dei globuli bianchi nel sangue superano i limiti di riferimento stabiliti o se sono accompagnati da sintomi anomali, come febbre persistente, dolore addominale, brividi, malessere generale o altri segni di infezione. Se si notano queste condizioni o se si è preoccupati per valori anomali, è consigliabile consultare immediatamente un medico per una valutazione approfondita e procedere con un eventuale trattamento, se necessario.

L’emocromo in gravidanza

È consigliabile sottoporsi a regolari esami del sangue, inclusi l’emocromo. Una volta avuto i risultati, si dovrà sempre  discuterne con il professionista sanitario di riferimento per valutare insieme eventuali variazioni dai valori di riferimento. L’emocromo è un esame del sangue che misura diversi parametri, inclusi i globuli bianchi. Questo esame è parte delle analisi di routine eseguite durante la gestazione per monitorare la salute della madre e del feto.

Esami del sangue in gravidanza

Gli esami del sangue giocano un ruolo cruciale nel monitorare la salute della futura mamma e del bambino che cresce. Questi esami forniscono una panoramica dettagliata di diversi aspetti della salute, aiutando i medici a individuare eventuali problemi precocemente e ad adottare le misure necessarie per garantire una gravidanza sicura.

L’emocromo completo è uno degli esami di base eseguiti per valutare la conta dei globuli rossi, dei globuli bianchi e delle piastrine nel sangue. Un numero anormale di questi elementi può segnalare una possibile anemia o infezione che richiede attenzione.

Il controllo del gruppo sanguigno e del fattore Rh è essenziale per prevenire complicazioni legate alla compatibilità sanguigna tra madre e bambino. Se la madre è Rh-negativa e il feto è Rh-positivo, possono essere necessarie precauzioni speciali per evitare problemi durante e dopo la gravidanza.

I test per le infezioni, come HIV, epatite B e C, sifilide e altre, sono fondamentali per identificare eventuali infezioni che potrebbero influenzare la salute della madre e del bambino. La diagnosi precoce di queste condizioni consente un trattamento tempestivo, riducendo il rischio di complicazioni.

La valutazione dei livelli di zucchero nel sangue, attraverso il test della glicemia, aiuta a individuare il diabete gestazionale. Questa condizione, se non trattata, può portare a problemi sia per la madre che per il bambino.

I test per i livelli di ferro e ferritina sono eseguiti per rilevare l’anemia, comune durante la gravidanza a causa dell’aumento della richiesta di ferro per supportare la crescita del bambino.

Oltre a questi esami di base, ci possono essere ulteriori test specifici raccomandati in base alla storia medica della madre o a fattori di rischio specifici. Tutto ciò mira a garantire che la gravidanza proceda nel modo più sicuro possibile per la salute della mamma e del nascituro.

Personalizzazione delle analisi

La personalizzazione delle analisi durante la gravidanza dipende da diversi fattori come la storia medica della madre, eventuali condizioni preesistenti o fattori di rischio specifici che possono influenzare la gravidanza.

Ad esempio, se la madre ha una storia familiare di determinate malattie ereditarie, potrebbe essere consigliato uno screening genetico per individuare potenziali rischi genetici per il bambino. Condizioni come la fibrosi cistica, la talassemia o altre malattie genetiche possono richiedere un’attenzione particolare.

Se la futura mamma ha avuto complicazioni in gravidanze precedenti, come preeclampsia o parto prematuro, potrebbero essere eseguiti ulteriori test per monitorare da vicino la gravidanza attuale e prevenire eventuali ricorrenze di tali condizioni.

Le donne con malattie croniche come il diabete, l’ipertensione, le malattie tiroidee o altre condizioni mediche potrebbero necessitare di un monitoraggio più accurato e di esami specifici per garantire che la gravidanza si sviluppi senza complicazioni.

Inoltre, se durante la gravidanza si verificano sintomi insoliti o se ci sono segni di eventuali problemi, il medico potrebbe consigliare esami aggiuntivi per escludere o confermare eventuali complicazioni.

Il fine ultimo di questi test personalizzati è garantire che la gravidanza proceda nel modo più sicuro possibile sia per la salute della madre che per quella del nascituro, permettendo ai medici di intervenire tempestivamente per affrontare qualsiasi problema potenziale e garantire il benessere di entrambi.

a cura di Jessica Mariani

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