Il secondo mese di gravidanza comprende il periodo che comincia dalla quinta settimana e si conclude nell’ottava . E’ sicuramente una fase densa di emozioni, spesso conflittuali poichè è questo il periodo in cui la donna scopre la gravidanza attraverso i primi sintomi (ritardo mestruale) e comincia a percepire dei cambiamenti importanti a livello fisiologico che andremo ora a vedere nel dettaglio.

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I sintomi del secondo mese di gravidanza e i disturbi correlati

Per le donne con ciclo regolare, il secondo mese di gravidanza comincia nel momento in cui c’è un ritardo delle mestruazioni. E’ quindi utile, in particolare durante la quinta settimana e dopo il ritardo del ciclo mestruale, effettuare un test di gravidanza in grado di rilevare l’ormone hCG prodotto dall’embrione, per accertare una possibile gravidanza.

Questa risulta essere una fase particolarmente delicata per la donna perchè si avvia un processo di consapevolezza della trasformazione in atto: il corpo subisce delle modificazioni piuttosto evidenti e progressive.

E’ sempre bene tenere a mente che in questo periodo si può essere ingannati dalle cosiddette “perdite da impianto” che potrebbero dare a pensare che le mestruazioni siano arrivate.

Ricordiamo i nomi degli ormoni più importanti che sono causa dei cambiamenti fisiologici nel corpo della donna a cui seguono disturbi più o meno evidenti: il progesterone, gli estrogeni e l’ hCG.

Il progesterone può causare bruciore di stomaco e reflusso grastrointestinale con un conseguente rallentamento della motilità intestinale e un’ inizio di stipsi.

In particolare, i primi sintomi da non sottovalutare sono:

  • gonfiore addominale
  • bisogno di urinare spesso
  • tensione al seno
  • lieve nausea
  • i due sensi dell’olfatto e del gusto tendono a diventare maggiormente sensibili e quindi si cominciano a percepire odori e sapori in modo diverso e più marcato; il naso può cominciare a colare spesso

C’è sempre una caratteristica di soggettività nella sintomatologia gravidica, fin dal primo mese della gravidanza. Il quadro risulta quindi sempre variabile. Bisogna inoltre considerare che i sintomi sopra descritti sono “normali” se pensiamo al fatto che il corpo, per potersi preparare ad “ospitare” il feto indubbiamente deve “trasformarsi” per potersi adattare al “nuovo ospite” . Tuttavia, in alcune situazioni tali sintomi possono rimandare a disturbi che possono poi risultare invalidanti per la donna. Ecco che è sempre consigliabile consultare un professionista per poter escludere problematiche specifiche. A volte dei semplici consigli bastano per contrastare alcuni disturbi. Ad esempio, adottare uno stile di vita alimentare equilibrato e sano e idratarsi adeguatamente, sicuramente aiuta a diminuire il senso di nausera che si presenta , seppur in modo lieve, a partire secondo mese di gravidanza.

Durante le prime dodici settimane di gestazione c’è una probabilita pari al circa 20% di aborto spontaneo, percentuale che diminuisce progressivamente nelle settimane succesive. I sintomi dell’aborto spontaneo nel secondo mese di gravidanza spesso vengono confusi con la comparsa delle mestruazioni e non sono pertanto facilmente riconoscibili. La sintomatologia più evidente è sicuramente quella delle perdite ematiche accompagnate da dolore addominale. Bisogna preoccuparsi qualora compaiono sintomi di questo tipo e che meritano un approfondimento: perdite di sangue vaginali, forti crampi all’addome o a livello lombare, malessere generale (tachicardia,vertigini,svenimento).

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Il cambiamento fisiologico del corpo

Il cambiamento fisiologico del corpo avviene principalmente a livello ormonale. Rispetto al sentirsi stanche e affaticate, questa sintomatologia è causata da cambimenti ormonali progestinici che si modificano per preparare il corpo alla gestazione.

Durante le prime settimane si può già avvertire un lieve aumento di peso dovuto alla ritenzione idrica e allo “scompenso” ormonale; il seno può risultare dolente al tatto. Anche se dal punto di vista fisico non è ancora visibile la gravidanza, la donna riesce ad avvertire i cambiamenti in atto anche prima di confermarlo attraverso il test. Sicuramente comprendere qual’è la causa di un quadro sintomatologico, come quello sopra descritto ,aiuta la donna a rilassarsi e tranquilizzarsi: scoprendo di essere incinta, ricollega la causa di quei disturbi ad una situazione fisiologica “normale” (la gestazione).

Durante il secondo mese di gravidanza, l’embrione va progressivamente trasformandosi in feto della misura di 2 cm circa. Contrariamente a quanto si pensi, in queste settimane comincia la cosiddetta organogenesi ossia un primo sviluppo degli organi del feto il suo cuoricino comincia a battere già verso la sesta settimana gestazionale. Anche se la palcenta non è nel pieno della sua funzionalità, il cordone ombelicale comincia a formarsi e il passaggio da embrione a feto ha inizio.

Consigli utili: controlli ed esami dal secondo mese di gravidanza

Per quanto riguarda i controlli raccomandati entro le dieci settimane gestazionali, innanzitutto è bene individuare il professionista sanitario di fiducia che si occuperà di seguire la gravidanza: può essere quindi un’ostetrica/o insieme al medico di famiglia.

La visita durante il secondo mese di gravidanza prevede:

  • una prima prescrizione di esami del sangue completi da effettuare (individuazione gruppo sanguigno e fattore Rh e presenza di eventuali malattie infettive)
  • esame delle urine, urinocoltura per constatare la presenza di infezioni alle vie urinarie
  • la prima ecografia per avere una cornice di tempo corretta della gravidanza
  • controllo del peso

Da quanto riportato sopra, abbiamo visto che il quadro sintomatologico tipico del secondo mese è generalmente una risposta fisiologica considerata “normale” allo stato di gravidanza ma che risulta soggettivo e non generalizzabile.

Ricordiamo sempre di mettere al centro di tutto il benessere psico-fisico-emotivo della donna per farsì che affronti al meglio delle sue risorse tutto il periodo della gravidanza.

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