In gravidanza prima e nel post parto poi, è importante per la madre poter contare su una rete di sostegno, che le dia la possibilità di elaborare i vissuti emotivi che caratterizzano questo particolare momento della vita, per giungere ad una migliore consapevolezza del proprio ruolo materno.
famiglia: la più grande risorsa e la prima fonte di aiuto
Infatti, la quantità e la qualità del sostegno offerto alla neo mamma può moderare l’effetto degli eventi stressanti; in particolare, la famiglia si costituisce come la più grande risorsa per chi soffre di depressione, nonché la prima fonte di aiuto.
Il sostegno ricevuto dalla famiglia, oltre ad essere terapeutico per la donna, rappresenta anche un aiuto sul piano della sua relazione con il bambino.
Infatti, le relazioni mamma-bambino nel periodo neonatale e nella prima infanzia dipendono anche dalla qualità del sostegno strumentale che viene fornito dalle persone intime, pertanto, le madri con scarso sostegno sociale, hanno con i propri figli un comportamento meno ottimale rispetto alle madri che, invece, godono di un buon sostegno sociale e familiare.
Le caratteristiche del sostegno sociale legate alla depressione post-partum includono il bisogno di assistenza per risolvere i problemi, l’opportunità di svolgere attività che diano soddisfazione, l’accesso ad informazioni rispetto alla cura del neonato e l’affermazione del proprio valore.
L’importanza delle attività sociale nella prevenzione della depressione post-partum
Un’opportunità per la donna che vive una situazione di forte disagio è quella di sperimentare attività sociali che le possano permettere di incontrare altre donne che hanno appena avuto un bambino, in quanto creare un gruppo consente loro di discutere e di condividere esperienze, timori, aspettative irrealistiche simili, aumentando considerevolmente la loro capacità di far fronte alla depressione.
Partecipare ad un gruppo rappresenta per le donne un’occasione per rompere l’isolamento che il ruolo di madre spesso impone e la partecipazione ad un’attività di tipo sociale.
La promozione dell’empowerment
Il trattamento finalizzato alla promozione e allo sviluppo del potenziale positivo, ha diversi punti di forza in quanto promuove l‘empowerment, ovvero il processo di crescita basato sull’incremento della stima di sé, dell’autoefficacia e autodeterminazione.
Inoltre, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha predisposto delle linee guida per la cura postnatale della madre e del neonato, sottolineando l’importanza del sostegno psicosociale di una persona esperta, come forma di prevenzione della depressione post-partum tra le donne con alto rischio di sviluppare questa condizione.
Le donne di nazionalità straniera hanno un rischio maggiore di depressione post-partum
Particolare attenzione deve essere posta nei confronti delle donne di nazionalità straniera, poiché il rischio di depressione potrebbe essere maggiore in queste donne in quanto si trovano in una realtà culturale e ambientale diversa dalla loro, con mancanza di supporto della famiglia d’origine e della rete sociale di riferimento con un senso di isolamento dovuto alla migrazione e alla mancanza di un supporto familiare vicino.
Il fatto di non poter condividere il momento della gravidanza, della preparazione alla nascita e della nuova identità di madre, è per le donne straniere motivo di solitudine, per cui il pericolo di una depressione più o meno grave durante la gravidanza e nel dopo parto ha origine nella mancanza di un significato collettivo e condiviso dell’esperienza vissuta.
L’importanza di un intervento precoce
È necessario, quindi, individuare precocemente sia le donne a rischio di depressione post-partum, sia quelle che hanno probabilità di incontrare delle difficoltà nel crescere i figli, in modo da poter organizzare un sostegno appropriato.
In questo modo si può intervenire in ottica preventiva, sia per evitare l’insorgenza di situazioni di disagio, sia attenuando aspetti depressivi già in corso, evitando il rischio di insorgenza di forme patologiche più gravi e deficit importanti nella relazione madre-bambino.
Per elaborare un intervento efficace con la madre e la coppia, è necessario il supporto di un équipe multidisciplinare che sappia farsi carico della triade favorendo la creazione di un clima familiare empatico, accogliente e non stigmatizzante in modo da favorire un intervento il più rispondente possibile alle esigenze della famiglia.
Di Eleonora Staccioli
Fonti:
“Diagnosi precoce del disturbo della relazione madre-bambino: l’osservazione clinica e l’intervento a livello territoriale” di Gattoni Maria Beatrice, Desideri Maria Gabriella, Dabrassi Francesca, Brighenti Maurizio -(PM,1Giugno2012)
Rivista: Cognitivismo clinico (2017) 14,1, 22-45. La depressione perinatale materna e paterna. Fattori di rischio, aspetti clinici e possibili interventi di Stefania Cicchiello.
Rivista Italiana di Educazione Familiare, n. 2 – 2011, pp. 5-21 “La nascita nella mente della madre” Adolfo Pazzagli, Paola Benvenuti, Chiara Pazzagli
F.Crisafulli, L. Molteni, L. Paoletti, P.N. Scarpa, L. Sambugaro, S. Giuliodoro
Il “core competence” dell’educatore professionale. Linee d’indirizzo per la formazione. Edizioni Unicopli